“Born in Italy”, moda e cibo 2.0 negli scatti di Toni Campo allo “Zahir”
- 16 Ottobre 2020 - 10:39
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C’è un posto magico in Sicilia dove anime e menti s’incontrano per dare vita a nuove forme legate alla massima espressività del loro essere attraverso la moda: quella 2.0 con uno sguardo rivolto alla green economy e al made in Italy.
Nasce “Born in Italy”, food, fashion, design and ancient seeds dalla sensibilità verso la tradizione e le eccellenze di Alessia Montani, avvocato, romana d’origine, figlia della nostra Sicilia che a Noto, ha aperto una finestra alla moda italiana nel suo country resort Zahir ospitando la mostra del noto photographer internazionale, il comisano Toni Campo, realizzata da M’AMA.ART, con Francesco Palazzolo Art Director. Stylist è Mauro Crachi, hair and make up curati da Antonio Musumeci e Semmy Mele.
La moda italiana è immortalata negli scatti che riproducono tutte le varie fasi dei processi agricoli delle antiche semenze italiane tra gli ulivi del parco dell’Anima, allo Zahir, con gli abiti scultura dello stilista Roberto Capucci alla collezione di vestiti storici del Museo delle tradizioni nobiliari di Palazzolo Acreide.
La mostra nasce dall’idea di tutelare gli antichi semi autoctoni, restituire alla collettività tutto ciò che offre il territorio: un’alimentazione genuina per uno stile di vita sano. In questo scenario trova contesto il consorzio MAMA.SEEDS, il primo in Italia, a riunire tutti i produttori con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento normativo della filiera agroalimentare delle semenze italiane con l’idea di riunire tutto coloro che in Italia producono colture antiche.
La mostra, che sarà inaugurata domani, sabato 17 ottobre dalle 12 alle 20, sarà un percorso itinerante tra gli ulivi del contry house Zahir e l’Antica Masseria Corte del Sole, in c.da Eloro Pizzuta, Bucachemi a Noto.
E’ possibile visitarla tutti i giorni dalle 12 alle 18.
L’esposizione è all’aperto e gli spazi consentono la piena fruizione in tutta sicurezza. Ad ogni modo gli ingressi saranno contingentati.
Viviana Sammito