“Forza d´urto” si è spaccato in due. Ma questa per noi non è una novità visto che lo avevamo scritto in questo articolo https://www.novetv.com/?p=11643  tre giorni fa. Non era difficile capire infatti, che agli organizzatori la situazione era sfuggita di mano e che non c’era chiaramente organizzazione nei presidi. Scioperanti che passavano per i negozi invitandoli/obbligandoli a chiudere l’esercizio; rappresentanti del movimento “Forza D’Urto” che dichiaravano “… chi vuole aderire aderisca”. Ma appare normale, (o quasi) che in una situazione del genere, queste cose possono accadere.

Ma andiamo a quello che è successo e sta accadendo in queste ultime ore.

Ieri l’annuncio sensato di Mariano Ferro, leader dei Forconi, che aveva dichiarato lo stop alla protesta ed il ritorno alla normalità.

L’annuncio non è piaciuto a Giuseppe Richichi, leader degli autotrasportatori, che  ha sconfessato Ferro dichiarando: “Non ci rappresenta più, è fuori dal movimento, la protesta degli autotrasportatori continua. Ha scelto di seguire Raffaele Lombardo schierandosi con lui magari per candidarsi a Sindaco di Avola, dove è stato già trombato la prima volta. Con noi ha chiuso”.

L’attuale sostenitore dei blocchi in Sicilia, rimane quindi Giuseppe Richichi, che  nel passato ha avuto problemi con la giustizia; durante uno sciopero dei trasporti organizzato nel 2000, fu arrestato per aver tagliato le gomme di alcuni tir che non condividevano l’iniziativa.

Intanto gli unici a rimetterci sono i Siciliani, impossibilitati a muoversi poiché il carburante continua a non arrivare, le derrate alimentari continuano a scarseggiare, i danni per i produttori agricoli non si contano più. Insomma continuando cosi si rischia veramente una rivolta, la gente si è stancata, i commercianti di Modica e Scicli chiedono lo Stop, ieri molti titolari di aziende agricole hanno occupato simbolicamente la stanza del Sindaco per chiedere alle  istituzioni di intervenire sbloccando i presidi, consentendo cosi la libera circolazione delle merci deperibili.

Giovanni Giannone