Sulle accise ”parleremo con il Presidente del Consiglio”, ”c’è qualcuno che fa il furbo”. Lo dice il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini parlando senza mezzi termini di speculazione.

Interviene anche il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso confermando di aver chiesto a Mister Prezzi un monitoraggio costante e annunciando che la prossima settimana incontrerà le associazioni dei consumatori.

Per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef confermano che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già dato mandato, lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione e che la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati.

La Procura di Roma indaga già sui rincari, compresi i prezzi del carburante, nell’ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni.

L’inchiesta è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabilità. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Inoltre finirà presto all’attenzione dei pm di Roma l’esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede “di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini”.

Sui prezzi dei carburanti parte una nuova offensiva del Codacons, che chiama in causa l’Antitrust chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. “Abbiamo deciso inoltre di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, – spiegano dall’associazione – invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi”. Di recente sempre il Codacons ha presentato un esposto alle Procure e alla Gdf per aggiotaggio.

Nonostante quotazioni del petrolio in deciso ribasso, sulla rete italiana fioccano gli aumenti. Aumenti che, secondo Consumerismo, potrebbero infiammare nuovamente l’inflazione (in lieve calo ma sempre record a dicembre) fino ad un +0,6%. Questo ha spinto i consumatori in coro a chiedere rapidamente un nuovo intervento: ”Meloni se ci sei batti un colpo”.

“Il confronto europeo dimostra come gli automobilisti italiani paghino lo scotto di una tassazione abnorme che porta i listini alla pompa ai livelli più alti d’Europa – afferma il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Ci chiediamo se la Premier Meloni abbia contezza di tali numeri e se intenda intervenire per evitare una nuova emergenza economica che avrà inevitabili pesanti effetti diretti e indiretti per famiglie e imprese”.