Sul sistema di emergenza urgenza il Nursind auspica un sereno confronto col nuovo manager dell’Asp e un tavolo tecnico permanente con personale infermieristico, medico e i dirigenti responsabili. Spiace invece apprendere delle denunce di chi a suo tempo poteva fare qualcosa e invece ha rifiutato ogni confronto”. Lo afferma la segreteria del Nursind Ragusa commentando le dichiarazioni del sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, che ha richiamato la conferenza dei sindaci in materia sanitaria e in particolare sui pronto soccorso aziendali dell’Asp.

“Siamo basiti – scrive il Nursind – perché lo stesso sindaco di Pozzallo è stato il primario del pronto soccorso di Modica e capo dipartimento dell’Emergenza urgenza dell’Asp di Ragusa, quindi la massima autorità ad agire e intervenire e trovare soluzioni che oggi lo stesso denuncia. E in quel ruolo ha rifiutato qualsiasi tipo di dialogo con i dipendenti e con i sindacati e nulla ha fatto in merito alle problematiche che oggi lo stesso denuncia. Era anche primario – prosegue il Nursind – quando furono assegnati i locali del laboratorio analisi e radiologia al Maggiore, che distano svariati centinaia di metri dal pronto soccorso. Era anche primario quando fu realizzato il nuovo pronto soccorso di Modica, che tutto può essere tranne che un pronto soccorso”.




La segreteria territoriale del Nursind Ragusa ricorda poi che “il personale del pronto soccorso di Modica ha denunciato nei mesi addietro alcune criticità gestionali e logistiche ad oggi del tutto non risolte”.

Secondo il Nursind “Ammatuna si è anche rifiutato di dialogare con personale dell’allora pronto Soccorso di Scicli, medico ed infermieristico con tanta di richiesta inviata e firmata dagli operatori. Ed era anche primario quando fu emesso il decreto assessoriale 1380/2015 che dettava le risorse umane da assegnare ai pronto soccorso, e oggi i pronto soccorso aziendali si ritrovano con circa 20 infermieri in meno delle normative attuali”.

Il Nursind quindi ribadisce la disponibilità al confronto coi nuovi vertici aziendali “al fine di adottare procedure valide ed efficienti.

Non certamente quello che si è fatto negli anni precedenti senza nessun confronto tra le parti. Bisogna dare risposte agli utenti e agli operatori di una sanità efficiente ed efficace, le campagne elettorali le lasciamo ai politici navigati o naviganti”.