Arrestati gli extracomunitari che hanno devastato il centro di prima accoglienza di Pozzallo e aggredito le forze dell’ordine
- 10 Ottobre 2012 - 8:44
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Il fermo viene trasformato in arresto per gli extracomunitari, che hanno messo in atto una rivolta il mese scorso a Pozzallo.
Il Gip del Tribunale di Modica ha infatti emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tunisini posti in stato di fermo dopo la rivolta del 2 settembre scorso al Centro di prima accoglienza di Pozzallo. Il magistrato ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica ed ha affidato i provvedimenti esecutivi a polizia, carabinieri e guardia di finanza. Si tratta di Boghrene Mohres, 28 anni, Younes Emanaa, 24 anni, Amri Kais, 24 anni, Selimi Achref, 23 anni, Jbali Kamel, 25 anni, Ahmed Rekik, 21 anni, Omri Mohssim, 35anni, Sadam Mabrouk, 21 anni, Mustafa’ Merrakchi, 26 anni, Turkina Jah, 24 anni, Amri Lamjed Ben Houcine, 37 anni, Emanaa 29 anni, Hamdi Rakik, 30 anni, Remadi Marwan, 22 anni, Ajnaf Slim, 39 anni.
I su citati sono ritenuti responsabili di devastazione e resistenza e violenza verso le forze dell’ordine presenti nella struttura ricettiva pozzallese per servizio di ordine pubblico e che nell’esercizio delle loro funzioni cercavano di impedire che ciò accadesse, in quanto, in concorso tra loro, nel tentativo di darsi alla fuga dal centro, dove si trovavano ospitati dopo il loro sbarco, avvenuto il 31 agosto precedente a Lampedusa e poi trasferiti a Pozzallo. Gli stessi avevano procurato lesioni personali a un carabiniere e a tre poliziotti. Nella circostanza gli extracomunitari avevano devastato la struttura.
I rivoltosi si trovano rinchiusi presso le Case Circondariali di Modica, Ragusa, Caltagirone e Siracusa.