Anziana sciclitana parcheggiata per ore al Pronto Soccorso di Modica, il figlio: “Una situazione inaccettabile. Vi racconto cosa ci è successo”
- 16 Gennaio 2022 - 19:20
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“Una situazione inaccettabile, sono pieno di rabbia per quello che ho vissuto, la mia anziana mamma rimasta 30 ore al Pronto Soccorso di Modica e io non riesco ad interloquire con nessuno, non riesco ad avere risposte certe su cosa ha mia mamma e come sta. Sappiamo tutti che il momento per i sanitari è molto delicato e non pretendiamo chissà che cosa, ma almeno di poter avere delle risposte”. Così lo sciclitano F. C., la cui madre è rimasta parcheggiata in Pronto Soccorso per 30 ore prima di essere trasferita in reparto.
L’uomo si è rivolto alla nostra redazione per cercare un aiuto e soprattutto per far emergere questo problema, a dir la verità, oramai quotidiano, che si verifica al “Maggiore” di Modica: le lunghe attese per pazienti e familiari.
F. C. ci racconta che lo scorso venerdì 14 gennaio nota che la sua anziana mamma ultraottentenne non sta bene, allerta così il 118. L’anziana donna è arrivata in Pronto Soccorso al Maggiore di Modica intorno alle ore 10. «Inizialmente – ci dice il figlio – ci è stato detto che dovevamo attendere l’esito del molecolare. Mia mamma è stata sistemata in una barella e tenuta là per ore. Alle 2 di notte non avevamo ancora nessuna risposta. Mia moglie – continua l’uomo – è rimasta accanto a mia madre per tutta la notte, ma senza riuscire ad avere risposte dal personale sanitario. Nelle prime ore della mattina, mia mamma, tra l’altro, aveva la necessità di essere cambiata e, nonostante mia moglie avesse fatto presente questa cosa agli infermieri, nessuno si è premurato di farlo. Il cambio ci è stato dato dopo diverse ore e dopo tanta insistenza, ma alla fine a cambiarla è stata mia moglie nonostante ci trovassimo dentro una struttura sanitaria. Nella mattinata, poi, sono stati eseguiti degli accertamenti e il personale ci ha riferito di aspettare la disponibilità di un posto letto, disponibilità che è arrivata intorno alle 16:30 di sabato. Ritengo che tutto questo sia assurdo – conclude l’uomo – e voglio denunciarlo perché a nessun altro succeda quello che è capitato a mia madre».
Roberta
Confermo il tutto…mia madre persona allettato è stata portata al pronto soccorso alle 10:00 del mattino…ha trascorso tutta la giornata, la notte e la mezza giornata del giorno dopo senza essere mai stata cambiata per poi essere trasferita al reparto alle 16:00 del pomeriggio…a tutto ciò chiedevamo non ricevendo risposte…anzi…solo rimproveri
Ignazio
Confermo anche io il disastro organizzativo che esiste al Maggiore di Modica. Anche io qualche mese fa portai mio padre, anziano e gravemente malato di leucemia, perché era caduto e si era fratturato il bacino. Lo tennero al P.S quasi due giorni in corsia senza nessun ricovero e per di più saltando pure i pasti. Adesso mio padre, purtroppo,non c’è più, ma ho voluto raccontare anche io la mia affinché non accada a altri poveri sfortunati un simile evento increscioso.