“Ciao Loris, da quel 29 novembre i tuoi occhi e il tuo amore ci sono stati portati via, ma il tuo sorriso non si è spento e illumina le stelle che brillano di notte. Sono certo che da lassù tu ci guardi e continui a volerci bene, sento che puoi toccare il mio cuore ed abbracciare i miei pensieri”.  Queste le parole di Davide Stival a 6 anni dalla morte del figlio Loris.

“Oggi, che non sei più fisicamente tra noi occupi in ogni istante la nostra mente e il nostro cuore, gli unici posti dove rimarrai per sempre. Ma un giorno dietro le nuvole del cielo troveremo i tuoi baci e i tuoi abbracci e potremo sorridere e gioire insieme. Oggi ancor di più tra una lacrima e un sorriso il nostro pensiero vola verso te! Ti vogliamo bene”, conclude la lettera il papà del piccolo Lorys.

A uccidere Lorys quel 29 Novembre del 2014 a Santa Croce Camerina è stata la madre Veronica Panarello.

La donna ha strangolato il figlio e poi ha occultato il cadavere in un canalone.

Quel maledetto 29 novembre 2014. Quel giorno Veronica dichiara di aver accompagnato i suoi figli alla ludoteca (il minore) e a scuola (Lorys) e di aver rispettato il programma di quella mattina, andando a lezione di ‘Bimby’, dove in effetti tutti confermano la sua presenza. Nella routine di quella mattina ci sono anche le telefonate al marito Davide, in trasferta per lavoro, ma come sempre presente a distanza per informarsi dei bambini e di Veronica. Nel primo pomeriggio Davide viene informato dal suo capo che l’itinerario è stato cambiato e ritornerà a casa. Davide è perplesso ma non tarda a capire, nella maniera più atroce, la ragione di quel cambiamento. ‘Rip Lorys’ legge su Facebook, venendo a conoscenza così del ritrovamento del cadavere di suo figlio, avvenuto nel pomeriggio dello stesso giorno, per mano di un cacciatore.




Tre settimane dopo, il 21 dicembre 2014 Veronica Panarello viene arrestata con l’accusa di omicidio. A incastrarla i filmati della videosorveglianza che

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