scuola cataudella scicli new“Ce l’abbiamo fatta anche stavolta, continuando a dare un contributo fattivo alla nostra comunità. Siamo riusciti a presentare proprio oggi, giorno ultimo, la manifestazione di interesse da parte delle istituzioni scolastiche ed educative della città per l’individuazione di proposte progettuali relative a laboratori territoriali per l’occupabilità da realizzare nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)“. E’ soddisfatto il dirigente scolastico Enzo Giannone.

“Abbiamo realizzato a Scicli una rete di scuole composta da tutte e quattro le istituzioni scolastiche della città: Istituto di Istruzione Superiore “Q. Cataudella” (Capofila), Istituto Comprensivo “G. Dantoni”, Istituto Comprensivo “Don Milani”, Istituto Comprensivo “E. Vittorini”. Inoltre hanno aderito l’Ente locale Libero Consorzio Comunale di Ragusa, l’Università degli Studi di Catania e il CoRFilaC di Ragusa. Si è presentato il progetto “Cantiere Agroalimentare: dalla terra alla tavola”, richiedendo al Ministero un finanziamento di 700.000 euro.

Il “Cantiere Agroalimentare: dalla terra alla tavola” – ci racconta Giannone –  si propone di diventare una imponente struttura di riferimento per far conoscere, ad un ampio pubblico, l’agroalimentare Made In Sicily. Intendiamo realizzare a Scicli, all’interno delle strutture dell’Istituto Superiore “Q. Cataudella”, laboratori didattici, coltivazioni e allevamenti dimostrativi, spazi degustativi, museo delle tradizioni contadine, sperimentazione e ricerca, spazi espositivi, per promuovere le produzioni siciliane.

E’ con questa consapevolezza che si vuole dar vita ad un “cantiere” dove è protagonista indiscussa l’enogastronomia siciliana – afferma ancora il preside Enzo Giannone – . Bambini, ragazzi, turisti e operatori, potranno così conoscere le filiere alimentari, seguendo le produzioni dall’inizio fino alla realizzazione dei prodotti finiti. Le produzioni, infatti, saranno presentate nel percorso che li porta dalla terra alla tavola.

Si vuole dunque realizzare un laboratorio in cui sia gli studenti (con particolare riferimento a quelli a rischio dispersione scolastica) sia i giovani cosiddetti NEET, potranno acquisire conoscenze e competenze sulle modalità di utilizzo delle tecniche di produzione in agricoltura, sull’uso delle attrezzature per la produzione dei prodotti alimentari, ma anche sui differenti cicli produttivi, sull’approvvigionamento delle materie prime, sui servizi al cliente, sulla commercializzazione e sui rapporti con i destinatari finali dei prodotti, sulla sicurezza sul lavoro e sulla normativa che riguarda l’igiene degli alimenti.

I ragazzi – conclude Enzo Giannone – impareranno inoltre a valutare la qualità e il tipo di alimentazione e le condizioni per garantirne il benessere, facendo riferimento in particolare a sistemi di produzione con metodo bio. Le imprese che partecipano al laboratorio renderanno possibile una formazione a “filiera corta”, in quanto ci sarà un diretto coinvolgimento degli imprenditori che affiancheranno i giovani in formazione. Le competenze acquisite spaziano dal management nelle imprese che operano in tutta la filiera dell’agro alimentare e del turismo rurale, dalla produzione alla trasformazione e distribuzione del prodotto , alla certificazione della qualità, alla gestione della comunicazione e del marketing, alla gestione di marchi e brevetti, alla programmazione e controllo dei processi di logistica”.