Non nascondiamo che, dopo le polemiche che avevano accompagnato la transazione del debito Modica/Scicli per l’utilizzo della discarica di San Biagio non più di un anno fa, ci saremmo aspettati dai Commissari Straordinari maggiore attenzione alla comunità sciclitana per spiegare i termini di un nuovo importante accordo transattivo che – apprendiamo dall’albo pretorio – sempre per lo stesso motivo ha interessato il nostro ente appena una settimana fa: i debiti del Comune di Ispica!

E tutto ciò a maggior ragione se, è vero com’è vero, che sono più di uno gli aspetti che non riusciamo a chiarirci dalla mera lettura della delibera n. 81 del 12 agosto 2016.

Da questa, infatti, apprendiamo che – a fronte del valore del debito che veniva quantificato in 1 milione e 351.473 mila euro – il Comune di Ispica ha proposto (ed ottenuto) una decurtazione pari al 50% del debito accertato, ottenendo di pagare la minor somma di 675.736,65 euro!

Che dire: bello sconto. Tant’è che gli stessi Commissari non possono che rilevare come “la parte di credito da eliminare risulta considerevole”, sebbene essi stessi dichiarano di preferire “la garanzia immediata di piena e totale realizzazione del credito oggetto della proposta”, dato che Ispica è Comune in dissesto.

E tuttavia, come dicevamo, alcuni dubbi più che legittimi alla comunità sciclitana adesso vanno chiariti, per evitare che cominci il “balletto” dei numeri che, altrimenti, diventa inevitabile.

Rileviamo, ad esempio, che nella delibera C.C. n. 96 del 17/06/2014 (non più di 2 anni fa), la somma “per il conferimento in discarica è pari ad euro 1.430.215,83 per il credito vantato nei confronti del Comune di Ispica”(quasi 80 mila euro in più), mentre nel piano di riequilibrio del 3/09/2014 (tutt’ora in piedi) conteggiamo crediti di dubbia esigibilità anche in ordine ad una serie di interessi di mora che riguardano il Comune ispecese che – solo nell’annualità 2009 – ammontano a 698.989,69 euro.

Siccome, però (si passi la battuta) il periodo di sconti tutt’ora in corso riguarda solo gli esercizi commerciali e non anche gli enti locali, qualche domanda nasce spontanea.

Gli interessi di mora che il Comune di Ispica doveva a quello di Scicli (che il nostro ente, negli anni, ha pagato all’istituto tesoriere per le anticipazioni di cassa) sono entrati nel conteggio di questa transazione oppure no? E se no per quale motivo?

Ed ancora, da quali criteri di opportunità e/o di merito è stata determinata la scelta di rinunciare al 50% della somma sul debito accertato?

Riteniamo che a queste prime e semplici domande noi tutti ed i cittadini di Scicli abbiamo diritto ad una risposta specie se questi mancati introiti -come già avvenuto per quelli con Modica – si tradurranno in nuovi aumenti di tasse per gli sciclitani.

Marco Causarano Segretario Pd (Circolo Scicli Democratica)