Al via oggi il Ramadan, terminerà il prossimo 23 Maggio.

Sono 1,8 miliardi i musulmani che smetteranno di mangiare e bere dall’alba al tramonto e si dedicheranno alla preghiera: a causa dell’emergenza coronavirus il rito dovrà essere ridefinito e adattarsi alle mura domestiche. Il Presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, Yassine Lafram, ha spiegato che i cambiamenti principali si avranno per le preghiere e le letture del Corano, che non potranno essere condivise con gli altri fedeli dovendo rimanere all’interno delle proprie abitazioni. Infatti, durante il Ramadan, ogni sera, ci si ritrova per pregare dopo il tramonto: “Sono momenti di grande condivisione spirituale” ha spiegato Yassine Lafram, che ha anche specificato come la tecnologia non sia di aiuto in questo caso. Ascoltare una preghiera in streaming, infatti, equivale ad ascoltare una semplice predica, mentre una preghiera collettiva è tale se si condivide lo stesso spazio fisico con gli altri fedeli.




Il Ramadan viene festeggiato da tutti i fedeli, ma i malati, le donne anziane, in gravidanza o in allattamento sono esonerati dal dover effettuare il digiuno. Nel corso della giornata, quindi nel lasso di tempo che va da alba a tramonto, i fedeli non possono comportarsi male, arrabbiarsi, toccare una donna o un uomo, fumare o innervosirsi e devono dedicare la loro intera giornata alla preghiera.

Per i musulmani questo è il mese in cui, secondo la tradizione islamica, si pratica il digiuno in memoria della prima rivelazione del Corano a Maometto.