Prende il via, puntuale ed attesissima, la XIII edizione del Videolab Film Festival, Concorso Nazionale dei Corti del Cinema d’Arte che si terrà nel Parco di Athena, all’interno del Museo Archeologico Regionale di Kamarina (Ragusa), venerdì 26 e sabato 27 agosto 2011, con ingresso gratuito. La serata inaugurale è costellata di tanti momenti diversi tra loro, tutti emozionanti. “Un programma pieno di piacevoli novità – afferma Andrea Di Falco, direttore artistico e fondatore del VideoLab – che incanterà gli spettatori ospiti dello splendido scenario di Kamarina. Nonostante la fatica e il budget ultraridotto il festival riuscirà, ancora una volta, nel suo intento: affascinare il pubblico. Che risponde, come sempre, in maniera massiccia”. Aprirà il VideoLab Manuel Giliberti. Il regista presenterà un estratto, in anteprima, di Bastava una notte, Siciliani di Tunisi, un documentario prodotto dalla Capetown Film. Giliberti mostrerà anche il trailer del suo secondo film, in uscita in autunno: Un milione di giorni, un lungo che pone al centro della sua narrazione cinematografica una storia di donne di Sicilia.

Seguirà la retrospettiva dedicata a Lucia Sardo: Il Mestiere dell’attrice, tra Cinema e Teatro, a cura di Gianluca Salvo. Una serie di frammenti di lunghi, corti e spettacoli che hanno visto protagonista la grande interprete. L’attrice presiederà anche la giuria che decreterà il miglior corto, cui andranno mille euro. Gli altri due giurati, oltre allo stesso Giliberti, presidente onorario del festival, sono: Massimiliano Coppola, critico cinematografico ed Emanuele Nicosia, attore.  Di straordinaria intensità emotiva il concorso dei corti di quest’anno. Su 180 pervenuti al Comitato di Direzione e Selezione 13 sono i film brevi ammessi al concorso: Pizzangrillo di Marco Gianfreda; 108.1 fm radio di Angelo e Giuseppe Capasso; Risorse umane (fresche di giornata) di Marco Giallonardi; Stand by me di Giuseppe Marco Albano; Cattivi di Enrico Tubertini; Un nuovo corso di Leonardo Rodolico; Un quarto alle sei di Giovanni Mazzitelli; Angelo o la Pasqua di Salvo di Sebastiano Greco; Uno a zero per me di Guido Colla; Prima o poi vedrai di Emiliano Cribari; Il nemico senza volto di Gianluca Mangiasciutti; Le lune di Antonella Barbera e Fabio Leone; Milonga di Guido Colla. “Ancora una volta – afferma Manuel Giliberti – il VideoLab si conferma un concorso di corti d’autore. Che mostra una sensibilità speciale nei confronti dei registi del cinema che verrà”. Ma il VideoLab è attivo anche in ambito associativo. Infatti, figura tra i promotori del Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia. Di che si tratta? “I festival dei corti e dei lungometraggi – sottolinea Di Falco – costituiscono, ormai, un vero e proprio canale di distribuzione alternativo al circuito commerciale. Ma, in Sicilia, non se n’è mai avuta consapevolezza. Per questo è nato il
Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia. E il VideoLab Film Festival vi ha aderito con convinzione. Del Coordinamento fanno parte trentaquattro manifestazioni che si tengono nell’isola. Nello Correale, regista e direttore artistico del Festival del Cinema di Frontiera di Marzamemi, ne è il portavoce”. Ma qual è l’obiettivo del Coordinamento? “Rappresentare uno strumento di servizio per i festival siciliani – continua Di Falco – attraverso due percorsi: uno interno, che riguardi l’organizzazione a rete tra i festival; uno esterno, relativo ad un ruolo di interlocuzione con le istituzioni nazionali, regionali e locali; ma anche con gli sponsor e gli addetti del settore cinematografico”. E come vuole costituirsi il Coordinamento dei festival? “Come una sorta di consorzio aperto – sostiene Di Falco – nel quale venga rispettata l’autonomia di ogni festival. I festival di cinema costituiscono un laboratorio culturale importante in Sicilia. Il Coordinamento vuole presentarsi come soggetto unitario che abbia nei confronti della Regione Siciliana, del Ministero dei Beni Culturali e degli Enti Locali un profilo  non solo rivendicativo ma anche propositivo”. Il Coordinamento vuole rappresentare il cinema indipendente in Sicilia? Per Di Falco, “nei festival del cinema siciliani, grandi e piccoli, vengono presentati numerosi film, tra corti, lunghi e documentari, accompagnati da decine di artisti, autori ed operatori del settore. Queste manifestazioni, tutte insieme, costituiscono un vero e proprio “primo circuito” per il cinema indipendente e restano l’unico spazio in cui i film che non hanno quasi nessuna distribuzione nelle sale, riescono ad  incontrare il “proprio” pubblico. Un circuito che fornisce, anche a produttori e distributori, un “bacino di utenza” interessante ed appetibile”. In questo senso, è di fondamentale importanza il rapporto con il territorio? Di Falco ne è convinto. “Una delle caratteristiche distintive dei festival siciliani –  afferma – è il legame con il territorio che li ospita. Territorio con il quale instaurano un rapporto di scambio reciproco. I festival si avvalgono dei luoghi, teatri degli eventi. E i luoghi, a loro volta, ricevono assai spesso una connotazione distintiva dall’evento di successo. I festival fungono così da catalizzatori di cultura, di risorse e di rigenerazione urbana. Uno strumento formidabile di promozione del territorio, che contribuisce allo sviluppo di sensibilità imprenditoriali e di nuove energie commerciali. Una forza d’impatto culturale ed economica non trascurabile che coinvolge,  in tutta la Sicilia, da gennaio a dicembre, alcune migliaia di persone”. Per Di Falco, “il Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia vuole rappresentare una nuova realtà associativa con lo scopo di creare un sistema organico di marketing e comunicazione, capace di attrarre sponsor nazionali ed internazionali interessati a coprire l’intero territorio regionale, e soprattutto a rendere più “agevole” il rapporto con gli enti pubblici e le istituzioni, a cui occorre dare e ricevere un quadro di riferimento chiaro delle attività cinematografiche siciliane, nei tempi e nei modi. Affinché si possano razionalizzare i progetti di intervento e di sostegno alle singole manifestazioni. Per queste ragioni è giusto fare parte del Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia . E il VideoLab crede fino in fondo in questa battaglia. E se ne fa promotore”.