Stamattina alla Provincia si è tornato a parlare dell’aeroporto di Comiso alla presenza dell’assessore regionale Carmelo Russo venuto per spiegare che adesso ne è spuntata un’altra: Il ministero non riconosce l’aeroporto di Comiso quale struttura di interesse nazionale e chiede quindi che sia la regione ad accollarsi i costi per l’assistenza al volo.

“L’ultimo grande problema dell’aeroporto di Comiso- ha detto Russo- riguarda i costi dell’assistenza al volo che all’improvviso il ministero delle infrastrutture ritiene debbano essere sostenuti dalla regione siciliana a differenza di ciò che accade per gli altri aeroporti. La regione siciliana è pronta a sostenere i costi per lo start up, ma si tratta di un atto temporaneo al fine di consentire l’apertura e poi i costi dovranno essere sostenuti dalla ministero alle infrastrutture che oggi nega l’interesse nazionale dell’aeroporto di Comiso.

Per evidenziare all’esterno l’importanza che la regione- ha continuato Russo-  affida all’aeroporto di Comiso, ho formulato una proposta al presidente della regione di intitolare la struttura ad un eroe nazionale individuato, come in origine, in  Pio La Torre.

Chiediamo a tutte le istituzioni presenti, ma anche ai cittadini, di sottoscrivere un documento per riconoscere l’aeroporto di Comiso quale struttura nazionale con l’assistenza al volo fatta da ENAV.

Temo che la nota del ministero, arrivata a meno di 2 mesi da quando i costi passeranno per legge alle società di gestione – conclude l’assessore regionale- sia un tentativo  per dire che anche gli altri costi, ad esempio i Vigili del Fuoco, vadano gestiti dalla regione”.

Si riapre quindi di nuovo il dibattito sull’intitolazione dell’aeroporto, alle parole dell’assessore Russo è seguita la replica del sindaco di Comiso Giuseppe Alfano il quale ha affermato : “la regione non è proprietaria dell’aeroporto, non vorremmo intestarci ancora una lotta per dire che qualcuno sta superando i limiti  andando contro quelle che sono le richieste di un territorio.

Davanti il portone di ingresso di Palazzo del Fante si sono radunati anche una serie di gruppi di protesta NO Mouse e una delegazione sindacale per chiedere chiarimenti sulla Siracusa-Gela.