La Guardia di Finanza ha scoperto un imprenditore, A.S., che aveva assunto fittiziamente in una sua azienda dell’acatese, 24 soggetti al solo fine di percepire indebitamente l’indennità di disoccupazione.

Il rappresentante legale della società è stato, inoltre, deferito all’autorità giudiziaria per evasione fiscale oltre soglia per truffa aggravata.

Ventidue lavoratori dipendenti della medesima società, inoltre, sono stati deferiti per truffa aggravata e falsità materiale commessa dal privato.

Nell’ambito dell’attività è stata avanzata, altresì, richiesta di sequestro preventivo. E’ stata inoltrata alla procura regionale presso la Corte dei Conti di Palermo specifica segnalazione per ipotesi di danno erariale connessa alla percezione dell’indebita indennità di disoccupazione. L’indagine, che si e’ avvalsa del contributo progettuale di reparti speciali della guardia di finanza, ha consentito di smascherare 23 falsi braccianti agricoli tutti connazionali tranne due, che non solo evadevano le imposte ma che percepivano contributi non spettanti.

Nello stesso contesto è stato particolarmente positivo il continuo scambio di dati e notizie con la sede locale dell’Inps con cui da tempo si sviluppano speciali sinergie.

L’attività in questione rappresenta un caso emblematico di approccio trasversale e multidisciplinare di un aspetto illecito che il corpo pone in essere grazie alla sua prerogativa di polizia economica e finanziaria a tutto campo.