Sono  stati illustrati oggi dal procuratore capo Gaetano Scollo e dal dirigente Raffaele Falconieri, i vari passaggi che hanno consentito di inchiodare alle proprie responsabilità  quattro soggetti che sono stati denunciati  per un grave  reato ambientale.

Le 4 persone individuate stavano tentando di nascondere sottoterra i detriti degli scheletri dei tre palazzi  di contrada Treppiedi, (https://www.novetv.com/?p=3755) fatti implodere lo scorso 4 settembre con cariche esplosive. Questa operazione avrebbe rischiato di compromettere in maniera perenne l’equilibrio naturale del terreno sotto al quale il materiale di risulta stava per essere interrato illegalmente, compromettendo altresì la sopravvivenza di un carrubeto secolare. Il terreno si trova in contrada Purromazza, nell’agro di Scicli; a finire tra le 4 persone denunciate la proprietaria del fondo, A.V., 48 anni, di Scicli.

La denuncia alla procura è scattata anche per l’imprenditore edile C.C., 70 anni, di Modica, legale rappresentate dell’azienda “Cassarino”; l’uomo, stando alle indagini effettuate dagli uomini guidati dal dirigente Raffaele Falconieri, non avrebbe esitato a smaltire in maniera illegale gli inerti, causando grossi danni all’ambiente, pur di risparmiare l’ingente somma di 110mila euro, equivalente al costo da sostenere per lo smaltimento corretto delle macerie negli appositi centri specializzati. Denunciati altresì P.P., 42 anni, e S.P., 50 anni, entrambi di Modica, dipendenti della ditta dell’imprenditore modicano. Entrambi erano alla guida rispettivamente dell´autocarro Volvo e della pala meccanica con cui venivano effettuate le operazioni di trasporto e successivo livellamento degli inerti nel terreno agricolo del territorio sciclitano, sul quale poi era stato disteso uno spesso strato di terra per nascondere tutto il materiale che veniva trasportato dagli edifici abbattuti in c.da treppiedi a Modica. Al trasportatore è stata inoltre contestata la violazione amministrativa per mancanza del documento di trasporto dei rifiuti.

L’area di circa 5mila metri quadrati è stata posta sotto sequestro. I quattro soggetti denunciati devono rispondere a vario titolo, ciascuno per le proprie responsabilità, di smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali e di realizzazione e gestione di discarica abusiva, configurandosi la violazione del Testo Unico Ambientale. Sotto sequestro anche l´autocarro e la pala meccanica cingolata utilizzati per le attività illecite. Il sequestro, su richiesta del sostituto procuratore Gaetano Scollo, è stato convalidato dal gip del Tribunale di Modica Patricia Di Marco.