Un 23enne l’aveva seguita fino al condominio di via Washington, zona ovest di Milano, dove vive. Lì ha bloccato con il piede la porta d’ingresso arrivando fino al pianerottolo del suo appartamento. Dopodiché si sarebbe messo a cavalcioni su di lei e avrebbe iniziato a colpirla al volto con pugni e schiaffi.

A sentire le urla della 44enne per primo nella tarda mattinata di mercoledì 10 maggio è stato Bruno, il vicino di casa 94enne: “Ho sentito gridare la signora, sono uscito e l’ho vista seduta per terra con la faccia insanguinata che ripeteva: ‘È ancora dentro, è ancora dentro'”. A quel punto è tornato nel suo appartamento, ha preso la pistola scacciacani e una volta trovato il 23enne gliel’ha tenuta puntata addosso fino all’arrivo dei carabinieri.




Bruno è un pensionato con la passione per la caccia. Sciclitano Nato a Scicli, vive a Milano dal 1958. “Per me la signora è come una sorella, ci conosciamo da tanti anni, i sui bambini mi chiamano nonno”, ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, “qualcosa bisognava fare”.

Il 23enne originario del Gambia è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale, ma gran parte del merito è proprio di Bruno. Quel giovane era riuscito a seguire la sua vicina di casa fin dentro il suo appartamento, dove avrebbe iniziato a picchiarla tentando di stuprarla. “Diceva che l’aveva malmenata”, ricorda il 94enne, “stava ancora dentro, ma nessuno aveva il coraggio di fare qualcosa, di entrare”.

Le urla della donna avevano attirato gli altri inquilini in casa a quell’ora, ma solo Bruno avrebbe studiato un piano per risolvere quella situazione. Rientrato in fretta in casa, ha preso la sua pistola scacciacani che è “innocua”, ammette, “però sembra proprio vera” se non fosse per il tappo rosso in cima alla canna. E poi, “è tutta di metallo, pesa un chilo, un chilo e mezzo, se gliela do in testa è peggio di una pallottola vera”.

Entrato nell’appartamento della vicina, ha trovato il 23enne nella camera da letto dei bambini. Impugnata la scacciacani, gliel’ha puntata addosso senza farlo muovere. Pochi minuti più tardi sono arrivati i carabinieri che lo hanno arrestato. Chiuso in un armadietto Bruno aveva anche un fucile da caccia calibro 20, ma forse prendere quello “sarebbe stato troppo, avrei spaventato i vicini e non c’era tempo da perdere”.

LA NOTA DEL SINDACO DI SCICLI MARIO MARINO

Ripresa dalla stampa e dai Tg di tutta Italia, è di oggi la notizia di un grande atto di eroismo di Bruno, 94 anni, residente a Milano dal 1958 ed originario della nostra Città, che ha salvato da un’aggressione la vicina di casa. Senza alcun tipo di esitazione, il nostro conterraneo è intervenuto con una pistola “scacciacani” per intimorire l’aggressore e bloccarlo fino all’arrivo dei Carabinieri.

Leggendo l’intervista del Sig. Bruno rilasciata al Corriere della Sera, mi ha colpito un passaggio, dove il nostro conterraneo, alla domanda “rifarebbe quello che ha fatto?”, ha risposto “per me la signora è come una sorella, ci conosciamo da tanti anni, i suoi bambini mi chiamano nonno. Qualcosa bisognava fare”. Il Sig. Bruno ha deciso di aiutare il prossimo e di non voltarsi dall’altra parte, di questo gli va reso il massimo onore.

A nome dell`Amministrazione Comunale e della Città di Scicli, esprimo al nostro conterraneo tutta la gratitudine della comunità cittadina per il grande gesto eroico compiuto.