Ricorre oggi il 50esimo anniversario di matrimonio di Giuseppe e Guglielma Migliore. Di seguito una lettera scritta dalla figlia Margaret. A Giuseppe e Guglielma vanno gli auguri della redazione di NoveTv.




 

15 Aprile 1970- 15 Aprile 2020, 50 anni, mezzo secolo, una vita, a volte più di una vita.

Insieme avete attraversato giornate felici e giornate tristi. Avete attraversato da soli la paura dei silenzi, delle delusioni, il dolore per la perdita di persone care, ma siete qui, oggi come quel primo giorno, mano nella mano su una strada che sembrava sempre in salita ma che oggi vi fa godere dall’alto il panorama.

Forse il matrimonio è proprio questo, godersi i giorni belli, attraversare le tempeste della vita e insieme riprendere il cammino più uniti di prima.

Se chiudo gli occhi riesco ad andare indietro con la memoria, ricordo i momenti più belli della nostra vita, quando eravamo piccoli, senza pensieri, ricordo i nostri primi giorni di scuola, con te mamma che prepari il cestino con la colazione per me e Luca, i nostri vestiti sempre perfetti, molto spesso cuciti da te, la casa piccola, i soldi mai troppi e noi che giocavamo sempre per strada; poi i regali nei giorni di festa con noi che litigavamo, come tutti i fratelli, perché pensavamo che l’ altro avesse ricevuto il regalo più bello, in realtà non c’erano mai differenze, ognuno riceveva ciò che aveva chiesto, se i soldi c’erano.

Poi col tempo si arriva alla consapevolezza che ciò che è importante non può essere acquistato, non può essere messo in un cassetto, in valigia o dietro una cornice, ci avete dato tanto di più, ci avete dato il vostro tempo, avete sacrificato sogni, ambizioni, progetti, perché prima di tutto avete anteposto il nostro al vostro bene.

Papà, credo che mai nessuno ti abbia capito quanto me, a noi due basta uno sguardo per capirci e mentre gli altri ti giudicano, io ti parlo e vedo oltre, noi viviamo di parole.

Mamma, non siamo mai state amiche, né sorelle, né confidenti, semplicemente siamo madre e figlia, noi, così diverse, solo ora che sono madre capisco i motivi di molti no, di molte frasi dette a metà, di quei pianti nascosti.

Vi ho sempre visto come delle rocce, qualcosa che né il tempo né le vicissitudini della vita potevano scalfire, un porto sicuro dove attraccare e quando tra 100 anni i ruoli si invertiranno spero di poter fare per voi almeno la metà di quello che avete fatto per me.

Mai come in questi giorni ho capito quanto la vostra presenza sia fondamentale per noi, la distanza, seppure di pochi metri e solo fisica, mi è sembrata in certi giorni insopportabile, la quotidianità del “noi” comprende ANCHE E SOPRATUTTO VOI.

Avevamo immaginato questo 15 Aprile 2020 in modo diverso, una giornata da passare con tutte le persone a noi care, ma la festa è solo rimandata, ci rifaremo e vi prometto che quel giorno sarà indimenticabile.

Auguri per i vostri primi 50 anni insieme, dovevate dirlo voi, oggi ve lo dico io, “ nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, io ci sarò sempre finchè morte non ci separi”.

Margaret