11 settembre 2001 – 11 settembre 2022.  Sono 21 anni gli anni trascorsi da quel terribile 11 settembre quando quattro attacchi suicidi compiti da un gruppo di terroristi di Al Qaeda provocarono 2.977 morti e il ferimento di altre 6.000 persone negli Stati Uniti, a New York.

L’11 settembre di 21 anni fa la storia cambiava radicalmente. Diciannove terroristi di Al Qaeda dirottarono 4 aerei usandoli come missili per attaccare il cuore degli Stati Uniti. Il dipartimento dei vigili del fuoco di New York perse 343 pompieri, circa la metà delle vittime registrate dal personale in servizio in 100 anni di storia del dipartimento.

Il crollo della Torre sud ebbe magnitudo 2.1 secondo i sismografi. La Torre sud magnitudo 2.3, stando a quanto riportato dalla Columbia University di New York.




Il crollo delle Torri travolse e schiacciò 1.337 veicoli, inclusi 91 mezzi dei vigili del fuoco. Per rimuovere i detriti sul sito del World Trade Center ci vollero 1,5 milioni di ore di lavoro su 261 giorni.

Due velivoli in particolare, il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175 furono fatti schiantare rispettivamente contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center, nel quartiere della Lower Manhattan di New York, provocando nel giro di poche ore il crollo totale delle due torri, incendi e il crollo di altri edifici compresi del complesso. Il terzo aereo, il volo American Airlines 77, fu invece, fatto schiantare contro il Pentagono, la sede istituzionale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, nella contea di Arlington in Virginia. L’aereo finì contro la facciata ovest dell’edificio facendolo crollare. Infine il quarto aereo, il volo United Airlines 93, che avrebbe dovuto colpire la casa Bianca, precipitò in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, dopo la rivolta di passeggeri a bordo che si erano ribellati al dirottamento del volo.

A volere l’attentato è stata l’organizzazione terroristica Al-Qaida guidata da Osama Bin Laden, personaggio già inserito nella lista nera dell’FBI dei più ricercati per gli attacchi alle ambasciate americane di Dar es Salaam in Tanzania e di Nairobi in Kenya. Sarà ucciso il 2 maggio 2011 dalle forze speciali americane, ad Abbottabad, in Pakistan.