«Non comprendiamo perché il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, si ostini, nonostante la presenza di un’ordinanza regionale favorevole e le scelte di amministratori di città limitrofe, a vietare i mercati rionali per le categorie dei settori non alimentari». A dirlo è Gino Raimondo, in rappresentanza degli ambulanti di Scicli, che lancia un appello al primo cittadino della città della Contea perché consenta a tutti, nel pieno rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid 19, di poter ritornare a vendere. «Altri Comuni, come ad esempio Scicli o Ragusa, ci hanno autorizzati facendo presente una serie di prescrizioni a cui ci adeguiamo volentieri – dice ancora Raimondo -, ma abbiamo necessariamente bisogno di ripartire.

L’area che ospita il mercato di Modica, tra l’altro, è quella che più di tutte, in provincia, ha una conformazione che consente un controllo totale dell’afflusso. Le persone possono arrivare all’interno del mercato da una sola strada». Gino Raimondo racconta che per gli ambulanti la situazione è ormai ad un punto di non ritorno, tanti sono rimasti senza un euro in tasca e vivono in condizioni al limite della sopravvivenza. «Ci vogliamo appellare al sindaco di Modica – conclude Raimondo – perché ascolti la nostra richiesta d’aiuto, non so francamente quanto possiamo resistere così, non portateci a fare gesti estremi o eclatanti. Chiediamo solo di poter lavorare».