“Dopo questo post  non mi sento di scrivere nulla, posso solo scusarmi con la signora per aver cercato di tutelarla”. È il commento del presidente del consiglio comunale, Danilo Demaio, dopo le polemiche di ieri sull’audio prodotto dal rappresentante istituzionale che rivelava l’identità della donna di Scicli ricoverata al Maggiore per coronavirus e che in pochissimo tempo ha fatto il giro del web, tanto che la signora ha sentito l’esigenza di inviarci una lettera dicendosi indignata per l’accaduto e minacciando querele. Il post al quale fa riferimento Demaio è stato pubblicato da un utente Facebook che si prendeva tutta la responsabilità della diffusione dell’audio incriminato. “Voglio scusarmi con il mio caro amico Danilo- ha scritto- che è stato messo alla gogna per aver rassicurato me ed altri amici che lo abbiamo bombardato di messaggi e telefonate con un audio strettamente privato e confidenziale. Ho diffuso io l’audio perché quello che avevo sentito mi aveva tranquillizzato e ho pensato di fare lo stesso con altri amici”. Questo post è stato poi rimosso qualche ora dopo.

Sulla questione sono intervenuti anche i rappresentanti di Start Scicli, gruppo del quale fa parte il presidente del consiglio comunale di Scicli, con una nota pubblicata su Facebook e che riportiamo integralmente:

«In questa situazione di isolamento e di distanza dai nostri affetti più cari, i mezzi tecnologici diventano il nostro legame con il mondo esterno.
Ieri si è scatenato un tam tam esponenziale a seguito delle notizie sul primo contagio nella nostra città, con un accanimento nel voler conoscere l’identità della persona affetta dal covid-19 e un crescente bisogno di rassicurazioni. In questo clima di forte tensione è venuto fuori un audio, inviato ad un gruppo stretto di amici, che confermava notizie già ampiamente circolate, con il solo scopo di rassicurare sul rispetto delle procedure che c’era stato, senza nessuna accusa. L’audio in questione è divenuto in pochi minuti virale.




Ci teniamo a precisare che nessun nome o audio è trapelato dal nostro gruppo.
Sappiamo però che le parole hanno un peso, ancor più se dette da chi riveste incarichi istituzionali. Il nostro presidente del consiglio si è già scusato personalmente con la famiglia della signora per quanto successo.

Auguriamo alla signora ed alla sua famiglia di superare presto questo momento difficile.
Al contempo siamo amareggiati per chi, anche di fronte a una pandemia, sta strumentalizzando i fatti per un tornaconto politico.

Un invito forte a restare uniti con serietà e umanità; non è il momento delle polemiche».

CRLR