L’azienda Avimecc vuole ampliare il suo impianto in contrada Fargione, nella zona industriale di Modica, ma praticamente dentro Pozzallo. L’istanza dell’azienda della famiglia Leocata (legale rappresentate della Biometano Ibleo che ha in progetto l’impianto in contrada Fargione-Bellamagna) sarà discussa il prossimo 4 febbraio a Palermo, presso la sede del dipartimento regionale dell’ambiente in una conferenza di servizi finalizzata al rilascio del provvedimento autorizzativo unico Regionale. Tanti gli attori invitati alla conferenza, eccetto uno: il Comune di Pozzallo.

Il sindaco Roberto Ammatuna è su tutte le furie: “ancora una volta – dice- assistiamo ad uno sgarbo istituzionale senza precedenti, io a quella conferenza andrò con o senza invito. Ma davvero credono che Pozzallo debba diventare la pattumiera d’Europa? Ci stanno circondando e non dovremmo dire niente?” Nello specifico l’Avimecc richiede l’autorizzazione per il progetto di ristrutturazione e ampliamento dell’impianto di macellazione e sezionamento polli, ripristino dell’impianto fotovoltaico esistente e relativo potenziamento, realizzazione impianto per la produzione di energia rinnovabile da fonte biogas sito in Contrada Fargione. Un impianto a Bellamagna e uno nella zona industriale, per Roberto Ammatuna, ma anche per il Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente (Cspa), è troppo. “Qualora ve ne fosse bisogno- afferma Ammatuna-questa è la prova provata dell’arroganza di chi in spregio al buon senso, ai corretti rapporti istituzionali, ai ricorsi pendenti e alle Direttive Comunitarie che impongono l’obbligo di garantire la possibilità effettiva di partecipazione del pubblico interessato, antepone il singolo interesse aziendale agli interessi di decine di migliaia di cittadini”.

Per il primo cittadino uno dei maggiori responsabili, così come per l’impianto di contrada Zimmardo-Bellamagna, rimane il sindaco di Modica Ignazio Abbate. “Si sta prendendo la responsabilità- afferma Ammatuna- di un fatto storico, cioè inasprire i rapporti tra due comunità vicine e sempre amiche. I cittadini sono sul piede di guerra e non so quali saranno le conseguenze di una notizia del genere”.

Alle 18 di domani, nello spazio culturale Meno Assenza, si terrà una assemblea pubblica per approfondire la problematica.