Da La Sicilia del 22 gennaio

di Carmelo Riccotti La Rocca




Con l’hashtag “#iostoconAmmatuna” nelle ultime ore sui social sono apparsi numerosi attestati di sostegno al sindaco della città di Pozzallo dopo le dichiarazioni dei rappresentanti della “Biometano Ibleo” che hanno minacciato querela nei confronti del primo cittadino della città marinara. “Se la loro intenzione- commenta Ammatuna– era quella di intimidirmi o indebolirmi, si vede che non mi conoscono bene, perché invece triplicherò l’impegno a difesa dei miei concittadini e dei modicani che non vogliono l’impianto”. Roberto Ammatuna definisce la nota pubblicata dalla Biometano Ibleo “un attacco che ha il sapore dell’intimidazione e della minaccia. In questi mesi- commenta ancora- ho evidenziato e continuo a ribadire in particolare tre cose: che nell’iter che ha portato all’autorizzazione dell’impianto sono state violate delle norme, in particolare le direttive europee, dei decreti ministeriali e leggi regionali. Per questo abbiamo presentato al presidente della Regione un ricorso straordinario evidenziando queste violazioni. Tutto ciò ho poi ribadito in terza e quarta commissione. Ho poi detto, e ribadisco, che un impianto di questo tipo va a peggiorare la qualità dell’aria, e tutto questo è incompatibile con lo sviluppo turistico di un territorio e, infine, che verrebbe alterato il paesaggio di una delle più belle zone della Sicilia. Queste cose ho detto, ribadisco e ribadirò in futuro. Se poi la società vuole inasprire i toni, che fino ad oggi sono sempre stati nei limiti del dialogo e del confronto civile, se ne assuma tutte le responsabilità. Io ho l’onore di rappresentare la città e l’onere di difendere i suoi cittadini e devo scegliere tra gli interessi di una comunità e quelli della società, che, per carità, possono essere anche legittimi, ma io sono però per la prima strada, nonostante questi attacchi”.




Alla ditta ieri hanno risposto anche i capigruppo di maggioranza del Comune di Pozzallo secondo i quali il comunicato della Biometano Ibleo sia frutto della presa di coscienza che la realizzazione dell’impianto non sarà cosa semplice. “Il primo cittadino- scrivono- certamente è la persona che ha maggiore visibilità ma non è solo, dietro di lui ci sono la totalità dei cittadini pozzallesi ed una buona parte di modicani. Sarà certamente un tribunale a stabilire la veridicità dei convincimenti che non sono del sindaco Ammatuna. Una cosa comunque è certa: pur con la moderazione e la pacatezza che caratterizzano l’Amministrazione Ammatuna, non si cederà di un passo davanti a quello che la città vive come un sopruso”.

Dal fronte modicano commenti sono arrivati, ma indirizzati principalmente alle dichiarazioni del presidente regionale di Legambiente Zanna, da parte del consigliere comunale Poidomani e dall’ex segretario della Cgil Giovanni Avola. Per quest’ultimo “i colonizzatori di Modica” hanno fatto male i conti sottovalutando la reazione popolare. “Zanna – scrive Poidomani- ci accusa di essere per il no a prescindere, loro invece sono per il si a prescindere fregandosene delle ferite che l’impianto infliggerà al paesaggio e dei potenziali rischi per la salute. Non parlano più con la gente, ma incontrano le aziende”.