La foce del torrente Modica-Scicli, nella frazione di Arizza, è fortemente inquinata. Goletta Verde è andata via dalla costa ragusana lasciando un dato preoccupante su cui riflettere e lavorare. Nei giorni scorsi, infatti, i tecnici di Legambiente hanno effettuato i prelievi su diversi punti della Sicilia, i cui risultati verranno presentati nel corso di una conferenza stampa a Palermo, in programma per il prossimo 26 luglio, ma gli attivisti dell’associazione ambientalista hanno anticipato i risultati della foce del torrente Modica – Scicli con un blitz, per denunciare la situazione in cui versa la zona, il cui campionamento è risultato fortemente inquinato, secondo le analisi dei tecnici.

La presenza di Enterococchi intestinali è infatti risultata di gran lunga superiore ai limiti di legge. Siamo nei pressi del “Pantano” di Arizza, una zona che già in passato ha mostrato delle criticità anche se, lo scorso anno, i livelli di inquinamento non erano stati preoccupanti.




Presso l’alveo del torrente, sono insediati tre depuratori, quello di Modica e i due di Scicli (contrade Lodderi e Piano Conti). Che l’acqua sia inquinata, lo si intuisce anche facendo un sopralluogo, l’aria è caratterizza da un odore maleodorante e le acque sono putride. “Vorremmo che il problema alla foce del torrente venga risolto il prima possibile – ha commentato Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – chiediamo che i Comuni verifichino le cause, per capire dove sono gli scarichi abusivi e i problemi relativi alla depurazione. Questo caso è uno dei tanti che sul territorio siciliano contribuiscono alla procedura d’infrazione europea che sta costando all’Italia 60 milioni di euro all’anno, 5 milioni al mese che avremmo potuto utilizzare per realizzare fognature e depuratori, creando inoltre posti di lavoro”.