Rimangono in carcere, arresti convalidati per B.R., 51 anni e B.S. di 26 anni, padre e figlio, arrestati la settimana scorsa dalla Polizia di Stato di Vittoria, per detenzione di un arsenale.

Da qualche tempo gli uomini della Squadra Mobile stavano indagando sui due arrestati. Gli investigatori avevano avuto qualche notizia sul loro conto pertanto li hanno pedinati ed osservati per giorni e giorni, sino a quando non è arrivato il blitz, presso tutti gli immobili di proprietà ed in uso ai due arrestati.

Il giovane, incensurato così come il padre, possedeva alcune armi legalmente pertanto si mostrava al momento del controllo in casa molto tranquillo, ancora non immaginava che la Polizia conoscesse tutti i loro immobili. Non appena padre e figlio hanno compreso che dovevano seguire gli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria per assistere alla perquisizione di un loro garage, stavano per svenire, accusando un lieve malessere, segno che gli agenti avessero già capito che in quel luogo potevano essere detenute armi illegalmente.

All’interno del garage a loro in uso, a poche centinaia di metri dal Commissariato di Vittoria, gli uomini della Polizia di Stato hanno rinvenuto armi di ogni tipo, tutte illegalmente detenute, alcune dalle spiccate potenzialità offensiva e catalogate come armi da guerra. Due armi da guerra sono state anche modificate per renderle ancora più pericolose. Migliaia di munizioni, quasi 2.000, di ogni calibro erano pronte ad esplodere. Alcune armi sono state addirittura modificate per aumentarne le potenzialità offensive ed altre sono provento di furto ai danni di vittoriesi.

I poliziotti una volta entrati all’interno del garage non ci hanno messo molto tempo a trovare le armi anche perché coadiuvati dalle Unità Cinofile della Polizia di Stato.




La maggior parte delle armi era pronta all’uso e di pronto impiego in quanto già cariche e riposte in alcuni zaini da prelevare al momento del bisogno. Non erano neanche occultate, quasi tutte erano nascoste da un cartone facilmente rimovibile, segno che i due detentori avessero intenzioni di utilizzarle in modo immediato, difatti quasi tutte erano cariche e con colpo in canna.

Le attività di ricerca armi hanno dato esito negativo in tutti gli altri immobili a loro in uso, case al mare e di campagna.

Il giovane oltre a detenere alcune armi legalmente ne deteneva una senza averla mai segnalata al Commissariato di P.S., ricevuta da un suo cugino.

Per questi fatti i due sono stati denunciati e sono state sequestrate altre 10 armi tra pistole e fucili.

I due svolgono l’attività di bracciante agricolo uno e di ragioniere l’altro (di fatto socio) di un’azienda per la commercializzazione di ortaggi al mercato ortofrutticolo di Vittoria, tanto da avere un altissimo tenore di vita.

La Polizia Scientifica ha impiegato oltre 14 ore per repertare tutte le armi e le migliaia di munizioni oggetto di sequestro.

La commissione antimafia dell’assemblea regionale ha fatto tappa proprio al Mercato di c.da Fanello, lo scorso venerdì, dopo una lunga audizione presso la Prefettura di Ragusa.

“Il ritrovamento di un arsenale a Vittoria è un dato allarmante che fa pensare anche al rischio di una nuova guerra di mafia”, ha detto Claudio Fava, presidente della Commissione regionale antimafia.

“Sullo sfondo c’è sempre il controllo del mercato ortofrutticolo della città, restituito dal lavoro dei commissari prefettizi a condizioni di ordinaria e preziosa legalità. È chiaro che il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, assieme al nuovo bando per assegnare i 74 box del mercato dopo anni di prorogatio, è un fattore di nervosismo e di preoccupazione per chi ha fatto dell’assenza di regole la ragione del proprio profitto”.