Ecco l’altra faccia della medaglia, quella di chi respinge con forza la teoria del complotto riguardo lo scioglimento per mafia del comune di Vittoria e di chi anzi pensa che il decreto del Ministero sia da considerarsi un’opportunità per la città. Da questo lato della medaglia c’è il presidente regionale della Commissione Antimafia, Claudio Fava che ieri è intervenuto a Vittoria per spiegare il suo pensiero ai cittadini difendendo l’operato della commissione prefettizia che dopo tre mesi di lavoro al comune ha richiesto una proroga di altri tre mesi proprio per non lasciare nulla al caso e poter arrivare a redigere una relazione che secondo il parlamentare di Cento Passi per la Sicilia è impeccabile.

L’arrivo di Fava a Vittoria si è registrato il giorno dopo il comizio pubblico tenuto da Giuseppe Nicosia a Scoglitti ed è proprio all’ex sindaco che Fava ha dedicato parte del suo intervento ricordando che è coinvolto nel processo Exit Poll.




A chi poi paragona la vicenda vittoriese al caso Scicli il presidente della commissione Antimafia spiega che va fatta una distinzione netta tra l’operato della commissione inviata dal prefetto per capire se l’attività burocratica amministrativa sia condizionata da infiltrazioni criminali e i procedimenti di natura penale che riguardano i singoli politici.

Per Claudio Fava non si può continuare a mettere la testa sotto la sabbia, non si può negare che il clan Dominante-Carbonaro ha egemonizzato il mercato ortofrutticolo e l’economia locale.

(le parole di Claudio Fava del video sopra a cura de La Prima Tv)