angelo giallongoIn questi ultimi tempi si sente molto parlare di usura bancaria e anatocismo. Molte persone vogliono capire nel concreto quando hanno subito un danno dalla banca e come possono fare per far valere i propri diritti. Per questo abbiamo chiesto ad Angelo Giallongo dell’Associazione AS.C.C.AN.US nata proprio per tutelare gli utenti da episodi di usura e anatocismo.

 

L’Usura Bancaria: quando la Banca “sbaglia” i conti per la determinazione del tasso di interesse.

L’Usura in conto corrente è determinata dai costi addebitati al correntista, connessi alle operazioni di erogazione del credito, ai sensi dell’art. 1, comma 3, L.108/96: per la determinazione del tasso d’interesse usurario si tiene conto, delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito.

Determinazione dei Tassi Soglia. Il costo del denaro deve, dunque, essere contenuto entro il limite del Tasso Soglia d’Usura, determinato dal Legislatore (art. 2 L. 108/96), con il T.E.G. (Tasso Effettivo Globale) rilevato trimestralmente dalla Banca D’Italia, e pubblicato trimestralmente sulla Gazzetta Ufficiale, aumentato del suo 50%. Ora per effetto del Decreto Sviluppo questo limite è stato innalzato. In sintesi cambia il metodo per il calcolo del tasso di usura, prevedendo che la soglia venga definita aumentando del 25% il tasso medio rilevato con l’aggiunta di un ulteriore 4%. Per la determinazione sono necessari, oltre al tasso d’interesse effettivamente applicato (TAEG), dati tra i quali alcune informazioni inerenti a costi non immediatamente rilevabili, ma deducibili tramite calcoli matematici, come gli interessi generati dall’applicazione della valuta, gli interessi generati dall’anatocismo, gli interessi generati dall’addebito della Commissione di Massimo Scoperto ed anche le spese.

Con la sentenza della Cassazione Penale, sez. II, n. 262 del 19/02/2010 e con quella della Cassazione penale, sez. II, n. 12028 del 26 marzo 2010, che confermano l’inclusione della commissioni di massimo scoperto tra gli oneri da includere nella determinazione del Tasso Effettivo Globale (TEG) ai sensi dell’usura. Altro aspetto prioritario è la precisazione relativa alla non conformità all’art.644 Codice Penale delle Istruzioni della Banca d’Italia che escludevano tali oneri dal calcolo del tasso effettivo globale.

 

ANATOCISMO: Con il termine anatocismo si indica la capitalizzazione degli interessi su un determinato capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi (ossia il calcolo degli interessi sugli interessi). Nella prassi bancaria tali interessi vengono definiti “composti”. E’ un meccanismo utilizzato dalle Banche e dagli Istituti di Credito al fine di calcolare gli interessi sugli stessi maturati nei trimestri precedenti. La Corte di Cassazione a Sezioni unite ha sancito nel novembre 2004, con la sentenza numero 21095, l’illegalità della capitalizzazione trimestrale degli interessi, comunemente chiamata Anatocismo, invalidando la clausola della capitalizzazione trimestrale anche per il periodo antecedente il 1999.

 

Capitalizzazione composta, esempio di Anatocismo:

capitalizzazione composta: gli interessi vengono sommati al capitale e la somma ricavata genera ulteriori interessi che vengono poi ancora sommati agli interessi precedenti e così via. Quindi gli interessi dei trimestri vengono sommati alla quota capitale + gli interessi dei trimestri precedenti e così via. Molte Banche applicano questo tipo di calcolo interessi sui conti correnti, sulle fidejussioni, sugli affidamenti, sugli scoperti di conto, sui fidi ecc.

 

 Quando la legge prevede l’Usura? Quando la somma delle passività di un conto (interessi, commissioni massimo scoperto CMS, spese) supera il tasso soglia si genera usura. Il tasso soglia è un limite invalicabile che la legge non vuole venga superato dalle banche nei prelievi delle passività del conto.

Un esempio aiuterà a chiarire. Supponiamo che la banca ci abbia concesso un affidamento di 100.000,00 euro, al tasso annuo del 10% (è un esempio, quindi possiamo permetterci di ragionare su tassi molto bassi!). Supponiamo anche che questo affidamento sia utilizzato per intero e per l’intero anno. In un regime di capitalizzazione semplice degli interessi, al termine dei dodici mesi il nostro debito verso la banca dovrebbe essere pari a:

Capitale al 01.01.2013 100.000,00 Interessi (10% su 100.000,00) 10.000,00 Totale debito al 31.12.2013 110.000,00

In presenza di pratiche anatocistiche, lo scenario sarebbe molto diverso:

Capitale al 01.01.2013 100.000,00 Interessi dovuti per il I trimestre (2,50% su 100.000,00) 2.500,00 Totale debito al 31.03.2013 102.500,00

Capitale al 01.04.2013 102.500,00 Interessi dovuti per il II trimestre (2,50% su 102.500,00) 2.562,50 Totale debito al 30.06.2013 105.062,50

Capitale al 01.07.2013 105.062,50 Interessi dovuti per il III trimestre (2,50% su 105.062,50) 2.626,56 Totale debito al 31.09.2013 107.689,06

Capitale al 01.10.2013 107.689,06 Interessi dovuti per il IV trimestre (2,50% su 107.689,06) 2.692,23 Totale debito al 31.12.2013 110.381,29

Si è dunque passati da un debito complessivo di 110.000,00 euro ad un debito complessivo viziato da anatocismo di 110.381,29 euro. E chiaramente i risultati sarebbero ancora più significativi in presenza di capitali o saggi di interesse più alti.

I bancari definiscono questa pratica come “capitalizzazione composta degli interessi“. Essa, a differenza della cosiddetta “capitalizzazione semplice”, determina una crescita esponenziale del debito. Si tratta di un istituto conosciuto (e dunque praticato) dagli albori del prestito ad interesse.

 

Come opera AS.C.C.AN.US : siamo strutturati e pronti per ogni tipo di intervento, una linea d’azione chiara e rodata per un risultato veloce e affidabile.

1. Pre-Analisi Gratuita, All’associato, per rilevare gli illeciti civili e penali legati Anatocismo e Usura sui conti correnti – SBF, anticipo fatture – e leasing.

2. Emissione Perizia Certificata.

3. Consulenza (finanziaria e affiancamento legale), volta a recupero interesse usura e ridefinizione del rapporto con l’istituto di credito per tutelare il patrimonio personale e la continuità aziendale.