“Abbiamo a che fare con una situazione irrispettosa e priva di qualsiasi sensibilità nei confronti degli studenti universitari, peraltro miei colleghi”. Esordisce in questo modo il consigliere comunale del Pdl Vittoria Andrea Nicosia, responsabile provinciale di Generazione 30 (area che riunisce i giovani amministratori Pdl del nostro territorio), nello stigmatizzare il susseguirsi di dichiarazioni, a cui si assiste da mesi, da parte di vari esponenti politici, senza che fino ad oggi si sia trovata una soluzione al problema: garantire lo studio a chi, avendo iniziato il proprio percorso a Ragusa, desidera concluderlo nel capoluogo ibleo.

“Sono questi i veri problemi ai quali – afferma il consigliere comunale – chi si candida ad essere amministratore, ha il dovere di porre a soluzione. Alla luce di come si è sviluppata la vicenda, l’importanza della realtà universitaria a Ragusa è per molti incompresa ed incomprensibile, dato che si sta rischiando, ora che la situazione sarebbe dovuta già essere risolta, di non garantire in modo adeguato il diritto allo studio e contestualmente di non far comprendere nulla ai miei colleghi universitari su quale sarà il futuro della propria carriera di studi.

Ma è mai possibile che la classe dirigente ragusana non riesca a comprendere le difficoltà economiche e organizzative che uno studente deve affrontare per provvedere eventualmente in termini ristrettissimi alla propria sistemazione? Siamo all’apertura dell’anno accademico, le lezioni dovrebbero iniziare a breve e ancora non si capisce se chi ha studiato fino ad ora potrà restare a Ragusa o dovrà organizzarsi per traslocare a Catania”.

“Se l’Università di Catania – continua Nicosia – non mostra la volontà di voler proseguire i rapporti con Ragusa allora non si prosegua questa strada, ma si trovi un’alternativa seria ed immediata. Ci si rivolga agli altri atenei siciliani chiedendo di organizzare i corsi a Ragusa per permettere agli studenti degli anni successivi al primo di proseguire la preparazione usufruendo dell’opportunità di rimanere nella sede di Ragusa, oppure si individuino criteri seri, chiari, credibili ed univoci per l’attribuzione di borse di studio, sostegni o sussidi a chi sarà costretto a trasferirsi e a traslocare a Catania”.

A detta del consigliere comunale del Pdl “si è arrivati a questo punto perché la politica provinciale, da una parte l’ente di viale del Fante, dall’altra i comuni dell’intera provincia, salvo qualcuno, si sono disinteressati non sostenendo lo sviluppo e la crescita di questa realtà, che oltre che produrre sviluppo in termini culturali e scientifici per la nostra provincia, potrebbe essere grande risorsa economica per l’intero tessuto sociale ibleo. Da studente, prima ancora che da giovane impegnato nelle Istituzioni,  non posso che essere deluso della realtà che mi circonda, una politica inerme ed inerte che ha fallito il proprio ruolo.

In altre realtà italiane, l’Università assume un ruolo fondamentale perché oltre che essere considerata un servizio nei confronti dei giovani del posto è valutata come opportunità di crescita di un territorio, di sviluppo oltre che sociale e culturale anche economico. A quanto pare non è questo l’approccio con cui ci si rivolge alla realtà universitaria e questo non può che scoraggiare qualunque giovane ibleo che fino all’ultimo ha deciso di restare nella propria terra”.

Per questo motivo, Andrea Nicosia lancia un appello alle istituzioni competenti affinché si provveda immediatamente per non rischiare di perdere tempo inutilmente. “Questi sono i motivi – chiarisce – per cui la gente non ha più fiducia nella politica, nelle istituzioni. Tentiamo di ridare un ruolo alla politica, un ruolo fatto di credibilità, serietà e concretezza”.