cgil-cisl-uil3La Cgil ha annunciato novità politiche e strutturali già nelle prossime settimane. Il piano del sindacato è stato presentato lo scorso fine settimana a Ragusa nel corso della riunione del direttivo provinciale  svoltosi alla presenza del segretario regionale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro.

Un’ampia e articolata relazione del segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola, ha aperto i lavori del parlamentino provinciale puntando sui temi di grande attualità: migrazione con una specifica politica della inclusione e dell’accoglienza dove l’Europa giochi un ruolo da protagonista.

La Cgil di Ragusa si è stretta attorno ad un tavolo con il segretario regionale, Michele Pagliaro, lo scorso fine settimana, per illustrare le defaillance di alcuni settori, il fallimento di politiche gestionali e ha altresì presentato le contromosse. La prima e più eclatante è la mobilitazione regionale su base provinciale, sabato 24 ottobre  promossa da Cgil,Cisl,Uil contro la politica del governo regionale; la seconda è l’elezione, entro il 19 dicembre, dell’assemblea generale della Cgil di Ragusa da parte del direttivo provinciale con un voto dei 2/3 degli eventi diritto, al massimo potranno essere elette 37 unità,  la metà del numero dell’attuale parlamentino provinciale, che la conferenza di organizzazione nazionale di Roma del 18 settembre scorso ha introdotto, per eleggere il segretario generale (a Ragusa sarà eletto prima della prossima estate) o quello di categoria. L’esecutivo provinciale e delle camere del lavoro eleggerà i coordinamenti sugli appalti e sulla contrattazione sociale e territoriale. Queste sono le novità politiche e strutturali della Cgil di Ragusa nelle prossime settimane. Poi la delegazione ha spostato il punto di osservazione e confronto su tematiche più scottanti: l’immigrazione, l’effetto del jobs act, la sanità.  E’ stato il segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola, ad aprire i lavori del parlamentino provinciale.  Si deve guardare la migrazione con una specifica politica della inclusione e dell’accoglienza dove l’Europa giochi un ruolo da protagonista; lavoro, diritti, welfare e inclusione sono le coordinate lungo le quali muoversi, oggi solo dal turismo arrivano segnali fortemente positivi  – ha spiegato il numero uno della Cgil ragusana – ma legati alla crisi dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo; da condannare gli ultimi decreti delegati sul Jobs Act che introducono il controllo a distanza dei lavoratori; la Cgil contesta anche l’atteggiamento  del  Governo nazionale, nello specifico della sottosegretaria di Stato ai beni culturali e al turismo, Francesca Barracciu, che con tweet ha delegittimato il ruolo del sindacato accusandolo di avere fatto crollare il turismo per l’assemblea sindacale dei lavoratori  del “Colosseo; la revisione della pianta organica dell’Asp di Ragusa, secondo Avola, è accettabile solo nella parte che prevede la stabilizzazione dei precari, da contestare la sottovalutazione della sicurezza sul lavoro con una riduzione dei medici di comparto.  Michele Pagliaro ha presentato una regione allo sfacelo: la sanità che prosciuga il 60% del bilancio regionale ma che costringe i meno abbienti a non potersi curare e il giudizio politico fortemente negativo nei confronti del governo Crocetta che ha assistito al fallimento dell’Industria regionale con il disimpegno della Fiat dell’Eni. I trentaduemila nuovi posti in Sicilia degli ultimi tre mesi, rispetto alle centinaia di migliaia persi negli ultimi tre anni, sono il frutto di una stagionalità straordinaria dovuta al comparto turistico nell’isola.

Sono queste tra le ragioni per le quali il 24 ottobre prossimo la Sicilia del lavoro si mobiliterà contro l’esecutivo regionale. La Cgil ha votato la ratifica di adesione ad una associazione regionale per la creazione di un centro studi intitolato al sindacalista Epifanio La Porta, storico dirigente della Cgil.

Viviana Sammito