Tredici “lavoratori in nero”, sono stati scoperti dalle Fiamme Gialle, a Ragusa e Santa Croce Camerina
- 27 Febbraio 2012 - 19:34
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La Guardia di Finanza di Ragusa, nel corso di alcuni controlli mirati alla repressione del fenomeno del lavoro nero, hanno scoperto tredici lavoratori dipendenti totalmente “in nero”, impiegati in due imprese commerciali e presso un’associazione operanti rispettivamente a Ragusa e a Santa Croce Camerina.
Le Fiamme Gialle, considerato il grave fenomeno del lavoro irregolare, che danneggia sia i lavoratori che gli imprenditori ligi alla normativa sul lavoro, ha notevolmente intensificato le ispezioni rafforzando il dispositivo di controllo attraverso costanti e continui interventi presso le imprese commerciali e tutti gli operatori che utilizzano personale dipendente.
In tre distinti interventi, sono state rilevate varie irregolarità che hanno portato all’irrogazione delle sanzioni pecuniarie che, nel caso di lavoratori in nero, prevedono il pagamento da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di dodicimila euro per ogni lavoratore, oltre ad un’ulteriore maggiorazione pari a centocinquanta euro per ciascuna giornata di lavoro irregolare.
I controlli hanno riguardato un parrucchiere di Ragusa, un’attività di albergo, ristorazione e locale da intrattenimento nella zona costiera di Santa Croce Camerina e un’associazione sportiva che gestisce un impianto a Ragusa. I controlli della Guardia di Finanza continueranno in maniera sempre più incisiva, per vigilare sul corretto adempimento di tutte le norme a tutela dei lavoratori dipendenti e per riscontrare il corretto adempimento di tutti i versamenti, dovuti dai datori di lavoro, necessari per il corretto andamento del settore previdenziale ed assistenziale oggi più che mai in relazione al fatto che il sistema contributivo è diventato la regola assoluta in materia.
pmm scicli
vomitevole e denigratorio,infamante da denuncia sicuramente, l’intervento della giornalista L.Galesi stamattina su rai 3 parlava di Ragusa provincia del lavoro nero e Vittoria il suo capo fila ,parlava di bunga bunga delle serre ,parlava che le ragazze piu’ belle scelte dal datore di lavoro,la sera a fine della giornata lavorativa si prostituivano nelle abitazione adiacenti alle serre per 10 € a prestazione,ha infamato la nostra dignita’ mettendo in prima luce delle vere menzogne,un’altra menzogna ha dichiarato che il pomodoro pachino viene pagato ai produttori a 25 € al kilo ,
questa giornalista non sa’ che il produttore a quel prezzo nelle serre ci butta dentro il trattore e inizia a fresarlo con tutte le piante.gentile giornalista ravvediti ti sei lasciata andare in un monologo apprezzato e credibile per chi ti ha ascoltato da non siciliano…