Ricorre oggi il terzo anniversario della morte di Lorys Stival, il piccolo ucciso all’età di 8 anni.

Lorys fu trovato morto nel canalone di c.da Vecchio Mulino, a Santa Croce Camerina, in quel triste sabato sera del 29 Novembre 2014.

Questa sera alle 18:30 si terrà una messa per ricordare Lorys nella Chiesa di San Giovani Battista di Santa Croce Camerina.




Ma ripercorriamo brevemente questa triste storia iniziata appunto il 29 Ottobre 2014, un fatto di cronaca che mai avremmo pensato di vivere nel ragusano, il delitto di un bambino.

Era un sabato come tanti altri nella piccola Santa Croce Camerina. Molti già erano proiettati alla domenica, alla gita fuori porta, alla classica passeggiata a Punta Secca, frazione marinara dove si trova la casa del Commissario Montalbano. Così non sarà perchè a Santa Croce sarà un week end di paura.

Si cerca Lorys Stival, la mamma non lo trova. Dice di averlo accompagnato a scuola, ma il piccolo in classe quel sabato mattina non c’è mai stato. L’allarme scatta dunque all’orario di uscita da scuola. Arrivano i Carabinieri;  Veronica Panarello, mamma del bambino scomparso inizia a recitare. Paura in città: chi ha rapito Lorys? Iniziano le ricerche. Si concluderanno poco dopo le ore 17: Loris Stival, il bambino di 8 anni che tutta la città cercava dopo la denuncia di scomparsa della madre, viene trovato morto in un canalone in c.da Vecchio Mulino. A trovarlo è Orazio Fidone, noto come il cacciatore. Sarà anche lui indagato.

La madre del piccolo, Veronica Panarello, finge, recita, ma crollerà, senza forse mai raccontare la verità. Da vittima è passata a carnefice. Mai trascurati dagli inquirenti i suoi atteggiamenti ambigui, le sue dichiarazioni discordanti, le sue movenze, il suo sguardo perso nel vuoto fino alle sera dell’8 dicembre 2014  quando il procuratore capo, Carmelo Petralia, emette il fermo di indiziato di delitto con l’accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà e dal grado di parentela e occultamento di cadavere.

Veronica Panarello ha mentito, quella mattina non ha accompagnato Lorys a scuola. A smentire la sua versione le telecamere, tante, che hanno ripreso la giovane mamma in quella triste giornata.

Solo dopo un anno, per la prima volta, Veronica Panarello ha cominciato a ricordare che il bambino a scuola non glielo ha accompagnato e che ha gettato il cadavere nel canalone, perché “presa dal panico” – dirà.

Tante volte ancora cambierà versione, Veronica Panarello, che accuserà della morte di Lorys anche il suocero Andrea Stival.

La condanna l’anno scorso a Ottobre: trent’anni di reclusione in carcere, 5 anni di libertà vigilata, il pagamento di una provvisionale nei confronti delle parti offese: per Davide 250mila euro, per il fratellino di Lorys, 100mila euro e altri 100mila euro per i nonni paterni.

Il giudice ha escluso la premeditazione e le sevizie condannando l’imputata per omicidio e occultamento di cadavere a 30 anni, il massimo della pena con il rito abbreviato. L’unica aggravante riconosciuta è il grado di parentela con la vittima.

Il Gup non ha sostenuto la tesi della difesa, secondo la quale, l’unica colpa della Panarello è stata quella di stringere le fascette ai polsi di Lorys, contestando alla sua assistita solo la violenza  privata.

Il giudice non neanche considerato le attenuanti generiche, tanto care all’avvocato della difesa, Francesco Villardita, che ha sempre puntato sulle condizioni di vita dell’assistita e sull’infanzia e sull’adolescenza tormentate che hanno contribuito, secondo la difesa,  a maturare un disturbo della personalità.




Una verità difficile da accettare per Davide, il papà di Lorys.  Un uomo che in questi anni ha affrontato il dolore con dignità ma che oggi non conosce ancora la verità e continua a domandarsi perché Lorys è stato ucciso. Il rapporto conflittuale tra madre e figlio, come recita l’esito della perizia dei consulenti delle parti civili, può essere così grave da generare un omicidio? La Panarello ha certamente avuto una vita difficile ma chi non ce l’ha? Chi non ha avuto traumi e delusioni? Basta questo per giustificare un delitto?