di Viviana Sammito

<<Qualsiasi terreno secondo il loro modo di fare diventa spazio di pascolo per le loro pecore entrano ed escono a loro piacimento tagliando rete e quant’altro. Loro spesso si offrono come guardiani delle proprietà, invece questo servizio che loro vorrebbero assicurare serve per controllare le produzioni per poi, al momento della raccolta, chiamare squadre di Gela ben addestrate e organizzate che razziano ogni tipo di frutto che trovano per essere venduto sul mercato dagli ambulanti, ovvero mercato nero>>.

pascolo abusivo 2E’ il racconto di un enologo di Ragusa, F.M., (per tutelarlo e per sua richiesta non facciamo il nome), proprietario di enormi distese di terreni per la coltivazione della vite e per la produzione di ottimi vini, nella zona di Pedalino a Comiso, che traccia un copione fedele alle sceneggiature di film di mafia.  Ma questa è realtà. Triste realtà.

E’ lo stesso imprenditore che ha denunciato per danneggiamento alla Polizia di Comiso i due pastori di Gela, suocero e genero, tra cui uno dei due conosciuto per omicidio, appartenente al clan Piscopo, dopo averli trovati dentro le sue distese, insieme con il gregge. Si erano introdotti divellendo la rete di protezione, girovagavano nella proprietà privata, davanti agli sguardi fissi dei proprietari, rivolgendo  minacce. Non è la storia di un solo imprenditore ma analoghi fatti hanno visto vittime altri lavoratori che oggi hanno costituito un comitato per dire No alla Mafia e soprattutto per continuare a lavorare con dignità. Lo si può fare? Si, secondo l’imprenditore che rivela un’altra realtà, forse ancora più triste: solo con l’autorevole intervento di un politico locale.

La storia è presto raccontata dall’imprenditore coraggioso che ha deciso di denunciare tutto agli agenti. Noi riportiamo il racconto fedelmente.


“Le incursioni del pastore ci sono sempre state da quando si è insediato nelle adiacenze di Pedalino da circa 30 anni. Con il metodo della sopraffazione personale non resistono campi recintati con colture di qualsiasi tipo.Negli anni passati la gente ha cercato di ribellarsi a questo modo di fare con deludenti risultati, grazie pure al menefreghismo sia della Polizia che dei Carabinieri.(Solo adesso grazie ad un politico di Comiso si sta tentando di mettere fine a queste ingiustizie.)I familiari di questo pastore si sono organizzati con il sistema dei furti/ricettazione.Uno dei familiari è stato arrestato qualche anno fa per coltivazione di droga nel 2008. Io oltre ad avere miei vigneti in cantina,  conferiscono altri viticoltori della zona. Uno di questi in C.da Bastonaca aveva un vigneto di 7 ettari, tutto coltivato a Cerasuolo di Vittoria D.o.c.g Frappato e Nero d’Avola.Il vigneto era tutto recintato e un giorno si ritrova lungo il sottofila delle spalliere del vigneto una coltivazione di droga. I pecorari erano riusciti pure ad attivare l’impianto d’irrigazione.

Immediatamente ha deciso di fare distruggere la droga coltivata lungo il sottofila della spalliera chiamando dei trattori facendoli lavorare

fino a nottetempo.

Ha preso la decisione di non collaborare con le autorità in quanto fortemente scettico poiché più che convinto che ci troviamo in un sistema di assoluta anarchia. Motivo per cui ha deciso di estirpare tutto il vigneto. Ha venduto i diritti d’impianto per la coltivazione della vite in Veneto.

Questo è un gravissimo danno per la viticoltura locale motivo di erosione viticola ed esempio di desertificazione. Questo grave avvenimento ha fatto si che si producano 50.000 di bottiglie in meno di Cerasuolo di vittoria D.o.c.g. Oggi il suo terreno si trova incolto e abbandonato. Un grave danno per l’intero indotto del settore vitivinicolo.  Adesso la vita a Pedalino è diventata insostenibile e ci siamo organizzati formando un comitato di produttori e imprenditori agricoli che presto presenterà una querela collettiva alla Procura della Repubblica.

Oltre ai danni delle singole aziende questi greggi incontrollati stanno cambiando il paesaggio della strada del vino dell’areale di produzione del Cerasuolo di Vittoria D.o.c.g. I greggi incontrollati, le auto rubate smantellate e abbandonate dentro i vigneti o caseggiati sono causa di desertificazione e non di valorizzazione del territorio.

pascolo abusivo 3I pastori si sono pure organizzati nel depredare i palmenti di antico interesse storico con annessi caseggiati. Smantellando pietre e pavimenti vendendoli al mercato nero come anche vecchi torchi di grande interesse storico culturale, sculture, capitelli e quant’altro….antiche memorie di una civiltà vitivinicola.

La viticoltura crea e da grande personalità e importanza al territorio VALORIZZANDOLO.

In un area come quella del Cerasuolo di Vittoria unica D.o.c.g siciliana è incomprensibile che paradossalmente esista questa sorta di far west…

Tengo a precisare che questo sistema di sopraffazione parte dalle campagne di Chiaramonte Gulfi fino a Scoglitti e Marina di Ragusa.

Non si può pensare di fare enoturismo in questa area in queste condizioni.

Questi pastori spesso non possiedono un  metro quadro di terreno ma se ne appropriano con violenze.

Viviana Sammito