L’obiettivo è il mantenimento dei tetti attuali per il contenimento degli stipendi. Lo ha detto il parlamentare regionale di Comiso, eletto nella lista di diventerà bellissima, Giorgio Assenza che, come membro anziano del Collegio dei questori, è stato incaricato dal presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, all’immediato avvio delle trattative sindacali, al fine di arrivare entro 60 giorni ad un accordo che possa ripristinare il tetto attuale dei 240 mila euro o, quantomeno, introdurre dei limiti alle indennità stipendiali previste prima della riduzione.

Il deputato Assenza ha un agenda fitta di incontri: contattato telefonicamente, mentre è a Palermo impegnato all’approvazione entro domenica 31 dicembre dell’ esercizio provvisorio, ha fatto sapere che già ai primi di gennaio ha un incontro informale con i sindacati, dopo l’Epifania una serie di incontri per trovare una trattativa sul contenimento dei tetti agli stipendi. Entro 30 giorni dovrà presentare una prima relazione, ed entro i 60 dovrà essere raggiunto l’accordo definitivo e quindi chiudere la trattativa.

“E’ chiaro – ha spiegato l’on. Assenza  –  che noi partiamo dal mantenimento dei tetti attuali,  non sarà semplicissimo – ha commentato –  anche se poi alla fine si trova un’idea mediana e ci si discosta di poco l’importante è ottenere il risultato del contenimento”, ha concluso il parlamentare comisano. Suona come un avvertimento oltre che di una forte presa di coscienza, considerato il momento economico difficile, l’invito del governatore, Nello Musumeci che ha chiamato tutti in questa fase ad avere grande responsabilità. Quelli dell’Ars sono stipendi già dignitosi: non devono essere aumentati. Questo è il pensiero di tutta la giunta. Poi ognuno si assumerà le sue responsabilità”.

Il giorno dopo le dimissioni di Vincenzo Figuccia dalla sua giunta Nello Musumeci ha frenato sugli stipendi d’oro. Un monito accolto anche dal presidente dell’ars, Gianfranco Miccichè che ha fatto retromarcia sulle dichiarazioni dell’aumento degli stipendi. Ieri ha infatti dichiarato: “Via libera al tetto”.

Invece ad essere alimentate sono le polemiche scoppiate dopo le dichiarazioni dell’assessore dimissionario, Vincenzo Figuccia sugli stipendi d’oro, praticamente isolato dai suoi, tranne che dall’Udc giovanile.

 

“Sui tetti agli stipendi all’Ars eravamo certi che si sarebbe giunti a una decisione di buon senso, soprattutto in un momento che rimane di grande difficoltà per tanti siciliani”. Così il commissario regionale dell’Udc Giuseppe Naro ha commentato la decisione del Consiglio di presidenza dell’Ars. “Pur condividendo la denuncia di Figuccia – ha spiegato Naro – non abbiamo ritenuto opportuna la modalità con cui questo tema è stato posto in questi giorni.  E a fargli da contraltare ci ha pensato subito l’ex assessore che senza rimorsi e rimpianti ha dato il benservito:  “Sono felice che la mia battaglia sia servita a scuotere  le coscienze”.

Viviana Sammito