_DSC1393Riscoprire le tradizioni attraverso il gusto, l’olfatto e l’udito. In una sola serata era racchiusa l’essenza del mangiare sano, del sorseggiare pregiati vini e dell’ascoltare la musica, quella della nostra identità. Tutto questo in un solo evento organizzato nelle  rinomate cantine del Feudo Rammaddini a Marzamemi, domenica scorsa, di proprietà del modicano Carlo Scollo. C’era la Sicilia e anche l’Africa.  Due realtà vicine e per certi versi diverse tra loro ma succede che quando s’incontrano, insieme stanno bene: condividono, interagiscono fino a instaurare un legame simbiotico. Mamma Africa, Abibata Konate, modicana d’adozione ha fatto da trait d’union facendo riscoprire il buon cous cous, alle verdure, al manzo e al manzo piccante con una bevanda rinfrescante allo zenzero.

_DSC1391I balli tipici siciliani hanno accompagnato i calici sotto le stelle in un’atmosfera estiva romantica e d’altri tempi: arredamento  minimal chic, piatti ispirati alla nouvelle cuisine, poveri ma sani, in porzioni da finger food.

Il vino Nassa è andato a nozze con l’arancino di riso siciliano con tenerume di zucca, salsiccia croccante, fonduta di ragusano DOP e pomodorini secchi; il Vino Quattroventi con il cous cous di verdure, quello di manzo con il “Note nere Syrah”. Il filetto di maialino ripieno della sua golosità con zuppetta di pomodoro e  verdurine di campo con il vino patrono. Per chiudere in bellezza, una mousse di ricotta vaccina distesa su un letto di croccantino alle mandorle affogata nella polpa di mango siciliano. Un menù studiato adf hoc dal raffinato chef, Carmelo Buoncuore, aiutato da Valentina Battaglia.

_DSC1454La Cantina Feudo Ramaddini a Marzamemi si sta godendo i successi e riconoscimenti ottenuti in questi mesi: dalla medaglia d’oro e premio Trophy per “Al Hamen” Moscato Passito Doc Noto; alla Medaglia d’Oro al concorso enologico internazione la “Selezione del Sindaco” per il Quattro Venti Terre Siciliane Chardonnay- Cataratto e ancora, Al Hamen Dop Noto Moscato Passito che è stato selezionato tra le 5 Star Wines al premio Enologico Internazionale Vinitaly 2016 con un punteggio di 90 su 100, e sempre per Al Hamen, insieme al Patrono, alla Douja d’Or 2016. Protagonisti sono stati anche i ritmi coinvolgenti che hanno caratterizzato le musiche tradizionali dei popoli del Sud del mondo: con il maestro di tamburi a cornice Andrea Chessari, il percussionista Marco Pluchino, la voce di  Alessandra Ristuccia, i flauti di Fabio Melilli e i Sesè,  i brani della tradizione mediterranea e i ritmi di quella africana del mandeng si sono alternati durante tutta la serata. Ad accompagnarli anche le tipiche danze di gruppo euro-mediterranee e maghrebine della maestra Veronica Racito. Il gemellaggio Sicilia – Africa ha sortito ottimi effetti, aiutato dalla buona tavola e dall’eccellente vino Rammaddini. Come se il tempo si fosse fermato … e mentre tutti gli altri ballavano, le cantine stavano a guardare con orgoglio gli effetti prodotti dal figlio che hanno accudito con amore e generosità: il Vino, inossidabile segno di civiltà.

Viviana Sammito

Foto: Vincenzo Canto

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