“Il Sindaco pensa all’accoglienza del Principe Grimaldi, Sua Maestà Serenissima, e si scorda che i dipendenti della SpM sono da cinque mesi senza stipendio”.

Queste le parole di Giuseppe Scarpata, della segreteria territoriale UILTEC.

“La situazione è oramai insostenibile – si legge nella nota stampa -, ci sono cento famiglie che non riescono a risolvere le necessità quotidiane di primo ed elementare sostentamento. Quando scriviamo e denunciamo siffatte circostanze ci assumiamo tutta la responsabilità di mandato che un caso sociale, degenerato nel drammatico, prevede.




I lavoratori sono senza stipendio e non sono nelle condizioni di poter continuare a sopportare e gestire l’incredibile criticità̀ in cui si sono venuti a trovare. Una situazione economica irragionevole che grava sulle famiglie dei lavoratori della società̀ di servizi di cui il Comune di Modica è titolare unico.

Un contesto sociale, vogliamo ripeterlo, che sta declinando in cattività̀ giorno dopo giorno.

Eppure, con grande sacrificio e altissimo senso di responsabilità̀nei confronti dell’azienda e del Comune, i dipendenti della SpM hanno sempre assicurato i servizi utili ed essenziali per la città di Modica, spendendosi senza remore alcune anche per i preparativi e le manutenzioni necessarie alla riuscita dell’evento che vedrà la famiglia Reale dei Grimaldi rendere omaggio alla città in questi giorni; il tutto – scrive ancora Scarpata -, nonostante gli inconcepibili ritardi nella riscossione del compenso salariale, irrinunciabile e dovuto.

Ricordiamo – scrive ancora UILTEC – che da maggio 2017 i lavoratori, aderendo al patto di solidarietà per mettere in salvo i conti dell’azienda, hanno rinunciato a una parte significativa del loro stipendio. Retribuzione che, nonostante le privazioni applicate sui minimi tabellari, dunque, sostanziale, non è stata mai risolta dal Comune di Modica.

Ulteriori e altri rimandi sono, pertanto, inaccettabili.

Occorre favorire da subito il pagamento delle spettanze pregresse ai lavoratori della SpM, poiché cinque mesi di arretrati rappresentano una severa privazione per i bisogni essenziali delle famiglie dei lavoratori che vivono solo di quel reddito. Una criticità strutturale, divenuta gravissima ogni giorno sempre più, da non sottovalutare, che abbiamo il dovere – si conclude la nota stampa – di ricomporre in tempi brevissimi e certi”.