SCONOSCIUTA AMICA

 

Sconosciuta amica

che ti sporgi al balcone dei tuoi anni

così piena di tenerezza,

non so se i tuoi occhi piangono,

se sono fermi ai domani

o ai sogni della notte,

se rincorri le albe

o attendi ai davanzali

il miracolo sempre nuovo di un altro giorno,

eppure ti porto con me

di sogno in sogno

e ti ricompongo

quando il giorno si veste

smascherando la notte.

Io non so chi raccoglie i tuoi sorrisi

o a chi regali le tue ore

e intanto ti racchiudo

fra le ansie e i dubbi

e vai e vieni sicura fra i miei sentieri

col volto preciso della speranza

tu che forse m’inganni.

Ma tu, che superba ti stagli

nel vorticare confuso dei pensieri,

chi fosti veramente?

Forse solo un futile sogno

che l’alba insegue e disperde

o una gioia distratta.

Una sola certezza: ti amo,

ma… forse,

come una bella favola antica

che incanta sempre

e non si scorda.

Gianni Rossini