Ieri pomeriggio si riunita la Conferenza dei Capigruppo, convocata d’urgenza a seguito dell’assemblea dei soci della SRR Ato 7 Ragusa del 17/03/2015, ove Scicli non era rappresentata. In quell’assemblea è stato trattata l’individuazione di siti per il conferimento di rifiuti: “si ipotizza – scrive il presidente del Consiglio comunale di Scicli, Guglielmo Ferro –  una decisa ripresa di interesse per il sito di C.da Truncafila nell’ottica di destinarvi la sede di una discarica a servizio della intera provincia”.
Presenti alla Conferenza dei Capigruppo di ieri, oltre al Presidente, il Vice Castronuovo, Alfieri (Scicli Bene Comune), Vindigni (misto),  Falla (MPA), Vanasia (Il Megafono), Carbone (Liberi e Concreti), Rivillito (Patto per Scicli) ed il Capo Settore Tecnico Ing Spanò.

I Capigruppo hanno unanimemente ribadito la propria ferma volontà di interpretare fino al compimento dei termini legali e democratici il mandato rappresentativo di cui questo Consiglio venne investito circa tre anni or sono, così come finora doverosamente e dignitosamente fatto.

“Con questa consapevolezza, del dovere di adempiere alla cura dell’interesse supremo della comunità, il vertice  consiliare ha assunto la determinazione di agire immediatamente presso tutti gli attori istituzionali, dalla SRR al Libero Consorzio, alla Regione, per ribadire le decisioni già adottate dal Consiglio ed invocate dalle associazioni culturali locali, che vogliono la zona di Truncafila quale sede di Parco extraurbano e non certo di mega discarica ultra-comprensoriale, continuando nella decisa azione di perseguire uno sviluppo e una valorizzazione naturalistica, ambientale e turistica, della campagna sciclitana, in coerenza con le caratteristiche dei siti UNESCO del contesto urbano – scrive Ferro – .

Le prossime saranno ore di febbrile attività: già oggi, 25 marzo, la Conferenza si è autoconvocata in aggiornamento cognitivo ed organizzativo, per incontrare il Commissario Dott. Trombatore e per mettere a punto ogni iniziativa atta a contrastare il predetto paventato disegno che si scontra frontalmente con gli obiettivi di sviluppo della Città che, proprio nell’ambito dei rifiuti, ha ricevuto in cambio null’altro che danni ambientali e destabilizzazione finanziaria ed amministrativa”.