Scicli – Vanasia: “la chiusura della Farmacia una meschina messinscena operata dai soliti noti”
- 14 Dicembre 2015 - 12:31
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Riceviamo e pubblichiamo
Siamo convinti che la vicenda relativa alla sospensione del servizio di farmacia territoriale istituito presso l’ospedale Busacca di Scicli, sia solo una meschina messinscena operata dai soliti noti, cioè quelli che hanno fatto le loro fortunate carriere politiche promettendo mari e monti senza mai soddisfare le richieste della povera gente.
Le associazioni di settore attenzionate ai diritti del malato, nel loro tutelare le categorie di malati cronici hanno dei punti poco chiari sulla vicenda.
Il servizio non poteva essere revocato se non prima di aver preventivamente dato ampia notizia agli interessati attraverso opportuna circolare correlata dalle chiare motivazioni per cui non si sarebbe più potuto garantire il servizio territoriale.
Il tutto ci porta a pensare che questa operazione frettolosa avvalora la tesi che è stata fatta per evitare eventuali grane con le proteste dei cittadini, per questi motivi la dirigenza dell’asp7 ha pensato bene di baipassare certe procedure elementari, peraltro previste dalla legge, le eventuali motivazioni che verranno fornite all’utenza interessata non potranno mai giustificare la repentinità di questa manovra.
Cosa ci sta dietro tutta questa fretta?
L’intervento del nostro movimento si limita solo a tutelare gli interessi dei numerosi cittadini i quali, per l’effetto di scelte scellerate operate in passato all’insaputa dei cittadini Sciclitani, hanno già subito tagli sanitari abbastanza penalizzanti, ( vedi la dismissione graduale dell’ospedale Busacca che lo ha condannato alla sua chiusura).
E poi non si capisce quali siano i risparmi economici eventualmente derivanti da questa operazione, anzi a nostro avviso i costi del servizio potrebbero anche aumentare.
Per non parlare del fatto che oltre al disagio creato per effetto di questa scellerata decisione, i cittadini subiranno anche la beffa economica per via delle spese indispensabili ad affrontare i vari viaggi al fine di raggiungere Ragusa che è la nuova sede di distribuzione indicata dall’asp7.
Nel ribadire che l’operazione relativa alla soppressione del servizio in parola, è fortemente viziata da violazioni e forzature operate contro legge, che incidono fortemente sulla dignità e sul diritto del malato, agli addetti ai lavori chiediamo che il detto servizio venga immediatamente ripristinato.
Carmelo Vanasia
Enzo Gulino
Vorrei intervenire sulla chiusura della farmacia dell’Ospedale “BUSACCA” di Scicli che di colpo ha soppresso l’erogazione di farmaci, a volte anche salvavita, ad un’ampia fascia di cittadini malati oncologici, cardiopatici, neuropatici, etc.., senza che la stessa sia stata soppressa (non è che si chiede la soppressione). A prescindere dal fattore politico che corrisponda a verità o meno, stavolta viene a mancare proprio un servizio erogato ai cittadini e non è come una prestazione ospedaliera di chirurgia che ci si programma ove si ritiene più opportuno se non vi è un fattore emergenziale. E’ veramente penoso pensare di recarsi di volta in volta in quel di Ragusa per ritirare un farmaco indispensabile alla vita, con i disagi che vengono portati ai familiari degli ammalati che solitamente effettuano il ritiro, per poi sentirsi dire che è terminato e bisogna aspettare qualche giorno e quindi ritornarvi. E’ meschino non aver pensato o voluto pensare di programmare la consegna dei farmaci uno o due giorni a settimana, ed è ancora più meschino mantenere il servizio di farmacia presso l’Ospedale “MAGGIORE” di Modica e non poterne usufruire (non si chiede la soppressione di Modica). Mi fermo qui senza voler continuare nel commento; vorrei solo dire che se è un fattore politico à bene che ci si ripensi subito anziché farne un cavallo di battaglia elettorale, se un fattore aziendale (ASP)forse è bene che si riveda la programmazione: comunque siamo caduti molto ma molto in basso.