cuturi amuti Dopo la notizia sulla sentenza del Tar che ha dato ragione all’Acif e ha ordinato l’annullamento delle revoche degli atti disposti dall’amministrazione regionale per sospendere la Via e l’Aia concesse dalla stessa amministrazione con Decreto del marzo 2016, si sono scatenate le reazioni della politica e nei social. I Consiglieri comunali si opposizione Trovato, Buscema, Giannone, Caruso, Morana e Marino hanno richiesto formalmente che venga indetto un consiglio comunale aperto al fine di rendere edotta la popolazione sullo stato dell’arte della vicenda e capire come l’amministrazione intenta intervenire.

Proprio ieri, con un comunicato diramato alla stampa, la giunta comunale ha fatto sapere di essere contro la Piattaforma per il trattamento di rifiuti pericolosi di Contrada Cuturi (leggi qui). A tenere alta la guardia sono i componenti del Comitato per La Tutela della Salute e dell’Ambiente, nato proprio in occasione dell’emergenza ambientale dettata dalle autorizzazione concesse all’Acif.

Il Comitato, riunitosi d’urgenza il 4 gennaio, ha unanimemente deliberato di attivare molteplici percorsi e primo far tutti un incontro urgente con il Sindaco, la Giunta ed il Presidente del Consiglio Comunale, per opporsi al noto progetto di trattamento di rifiuti pericolosi che si vuole ubicare nelle campagne a ridosso della città, ponendo a rischio il futuro di cultura, turismo ed agricoltura di qualità, espressioni della naturale vocazione del suo territorio.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato regionale Orazio Ragusa secondo cui:

“ci sono due ordini di fattori che occorre considerare: da un lato il fatto che Scicli ha ormai da qualche tempo indirizzato la propria crescita verso il turismo e la valorizzazione dei beni culturali. Quindi, l’insediamento di una piattaforma di rifiuti mal si configurerebbe con tutto quello che c’è attorno. Ma, a prescindere dalle decisioni del Tar e da qualsiasi altra motivazione, la città, nei mesi scorsi, si è espressa in maniera democratica, con migliaia di persone che, a gran voce, hanno opposto il proprio rifiuto a tale ipotesi. La collettività ha chiesto in maniera coesa e univoca che questa piattaforma non si realizzi. Di cos’altro c’è di bisogno?”

La senatrice Venera Padua affida il commento al suo sito:

“Da parte mia, così come ho già fatto in altre occasioni, sono pronta a mettermi a disposizione nell’ambito del ruolo istituzionale di competenza. Ma ora che Scicli può contare su un’Amministrazione comunale è bene che la stessa faccia capire come intenda agire, magari invitando il neopresidente del Consiglio comunale a convocare una seduta straordinaria del civico consesso per discutere della pressante problematica, allo scopo di assicurare le urgenti risposte a tutto il territorio così come è indispensabile che accada per un caso così delicato.

Sul fronte ambientale, ma non solo, perché parliamo di una realtà, Scicli, che ha deciso di puntare sulla valorizzazione dei beni ambientali e culturali oltre che sulla promozione turistica, la nostra città non può permettersi assolutamente passi indietro.”

Maurizio Villaggio, Forza Italia :

“chiedo al Sindaco Enzo Giannone assuma personalmente l’iniziativa di verificare tutta la documentazione di competenza del Comune a cominciare dall’ultima delibera del passato consiglio comunale di vincolo dell’area. Ed adotti tutti i provvedimenti necessari a tutela della nostra città”.

Il Commento della deputata del M5S Vanessa Ferreri:

“Apprendo con rammarico che lo scorso 30 dicembre i giudici della prima sezione del Tar di Catania hanno accolto il ricorso della A.Ci.F. Servizi S.r.l contro la revoca, disposta dalla Regione Siciliana, della compatibilità ambientale sulla piattaforma di trattamento e recupero rifiuti pericolosi e non, in contrada Cuturi nel comune di Scicli”. Commenta così la deputata regionale del M5S Vanessa Ferreri la sentenza del Tar Catania che, annullando il provvedimento di revoca delle autorizzazioni ambientali, dà, di fatto, il via libero al mastodontico impianto di trattamento rifiuti.

Del resto – continua al parlamentare iblea – non posso non sottolineare come il governo regionale e i suoi uffici si siano dimostrati superficiali e approssimativi nella gestione di tutto l’iter amministrativo che ha portato alla sentenza odierna, in primis scambiando delle semplici richieste di chiarimento da parte dell’ARPA Ragusa per un parere favorevole dello stesso ente e, in seguito, sospendendo le autorizzazioni ambientali senza indicarne la durata, così come previsto dalla legge”.

Ora – prosegue Vanessa Ferreri – questa ennesima tirata d’orecchi da parte del Tar, che sottolinea come la Regione avrebbe errato nel qualificare il provvedimento di ritiro delle autorizzazioni come ‘revoca’ piuttosto che come ‘annullamento’ . E che la stessa, invece di procedere direttamente all’ annullamento delle autorizzazioni, avrebbe potuto e dovuto verificare la possibilità di prescrizioni suppletive, ed eventualmente ordinare gli eventuali adeguamenti”.

Tuttavia – conclude la deputata M5S – esistono tutti i presupposti per impugnare la sentenza, e mi auguro che la Regione difenda adeguatamente e strenuamente i propri atti davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa, tutelando in quella sede anche gli interessi di un’intera comunità, quella di Scicli, che in maniera chiara e ben precisa si è sempre opposta a questo mega impianto”.