canne-incendiate-1Il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, ha già pronta sulla scrivania l’ordinanza per la rimozione dei canneti che si sono riversati sulle spiagge a seguito del nubifragio del 22 e 23 gennaio scorsi. Un provvedimento che in via straordinaria sta emettendo il primo cittadino che ha dovuto i conti con l’indifferenza della Regione e con le lungaggini burocratiche

Dalla prossima settimana 4 km di spiagge sciclitane, tra Spinasanta e Lido Micenci, saranno ripulite e consegnate a turisti e villeggianti senza canneti, quelli che si sono riversati a seguito del nubifragio del 22 e 23 gennaio scorsi. Un primo intervento di rimozione era già stato effettuato con i mezzi comunali nel trascorrere le festività, dalla Pasqua in poi nel litorale, punto d’attrazione anche in vista del bel tempo.

Un massiccio carico di canneti che necessitava un intervento d’emergenza della regione: circa 500 auto treni di canneti, un’ enorme quantità.

Ma la soluzione e il costo sono stati degli oneri che, in via straordinaria,  si è dovuto sobbarcare il comune di Scicli che da tutti gli enti coinvolti: Arpa, Genio Civile, Ato Srr, Demanio Marittimo,  Capitaneria di Porto, Sovrintendenza e Forestale, ha ricevuto l’ok mentre è in attesa di una sola autorizzazione, che arriverà entro domani.

Oltre100mila euro il costo dell’operazione a carico del comune. Una regione indifferente, deludente che non ha saputo gestire un evento straordinario che stava compromettendo anche la salute pubblica.

E’ amareggiato il sindaco, Enzo Giannone, per i continui ritardi. Il problema poteva essere risolto in tempi brevi, con l’apporto di tutti e con la regia della Regione Siciliana che invece  ha dato forfait.

“Appena consegneremo alle spiagge la dignità che meritano,  in un comizio, in maniera pubblica com’è mio solite fare, dirò a tutti di chi è la responsabilità di questa storia”, ha promesso il primo cittadino.

Viviana Sammito