E’ stato presentato lo scorso 9 settembre il saggio di Francesco Pellegrino dal titolo: “Scicli e il suo Duomo, San Matteo e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693”.

Un pubblico foltissimo molto intrigato ha seguito in religioso silenzio la dotta esposizione della storia della ricostruzione del Duomo di Scicli fatta con preziosi documenti d’archivio dallo sciclitano Francesco Pellegrino, noto ricercatore presso i più importanti archivi di stato spagnoli, siciliani e della Repubblica di Malta.

L’appuntamento è stato organizzato dal Club per l’UNESCO di Scicli: “non potevamo sperare occasione più mirata e propizia di questa per parlare appunto dei monumenti della città, partendo dal monumento principe, il suo duomo – ci racconta il M° Marcello Giordano Pellegrino, responsabile in città del Club per l’Unesco -. Il concorso di popolo, commovente e strabiliante, vero artefice, nei primi anni del Settecento, della ricostruzione della sua Matrice monumentale necessariamente e inevitabilmente ci costringe, dopo la circostanziata disanima, a un’amara riflessione. Chi sopravvisse al terremoto del 1693 amò visceralmente la città al punto tale da volerla subito risorta e più bella di prima. Le figure carismatiche dell’arciprete del Duomo Don Guglielmo Virderi e di Gregorio Spadaro incarnarono una volontà popolare che oggi purtroppo è diventata quasi inesistente e rara. Loro – dice ancora il M° Pellegrino – hanno regalato a noi “posteri” un vero gioiello ma le amministrazioni attuali, che si sono succedute stancamente fino ai nostri giorni, quale eredità lasceranno ai figli che verranno e abiteranno questa splendida terra”?

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