Nessuna multa, tutto inventato da una “piovra” di giornalisti? Pare essere proprio così, da quello che scrive l’ex consigliere comunale (PD), Marco Causarano.  Un danno erariale di 232 mila euro – questo si leggeva in un articolo diffuso da un quotidiano on line e da un giornale. La multa scaturiva dal mancato adeguamento delle tariffe dei servizi a domanda individuale nel 2014. Alla fine questa multa, questo documento, questa sanzione, continua a non saltar fuori. Ma allora è vero che non esiste e che chi ha scritto ha agito di fantasia?

marco causarano 4Qui sotto riportiamo la nota stampa giunta in redazione a firma di Marco Causarano, che ha veramente dell’incredibile!

“Dunque non esiste alcun provvedimento sanzionatorio!

La giornalista, una volta chiamata a fare la cosa più semplice di tutte: mostrare una foto dell’atto, riportarne alcune righe, menzionare l’Amministrazione procedente ecc., non ha fatto nulla di tutto ciò!

Nel lungo articolo del 10 ottobre scorso che ha voluto dedicarmi sul “suo” quotidiano, (guarda caso ripreso solo dal sito on-line  che ha brindato a champagne per lo scioglimento del Consiglio Comunale di Scicli…) la redattrice – sostanzialmente – ammette che la notizia è solo il frutto di un proprio “calcolo”!

Evidentemente un po’ piccata dalla mia richiesta di esibire gli atti in questione, accusandomi di “distrazioni” e “eccessivi impegni” (ma probabilmente il livore maturato nei miei confronti non è cosa sua), la giornalista mi invita ad utilizzare calcolatrice e computer, a consultare il sito del Comune, si affanna a richiamare determine, consuntivo, insomma….ci gira intorno ma non è in grado di mostrare nessun provvedimento amministrativo che somigli ad un protocollo, una
data, una notifica di una Sanzione e – men che meno – di citare l’Amministrazione  ovraordinata al Comune di Scicli o il Giudice (unici organismi che sarebbero legittimati ad emettere “multe”, come le chiamano loro).…. semplicemente per un motivo: perché quest’atto non esiste!

In compenso  – stavolta – viene fuori che l’asserita sanzione è il frutto di un “calcolo”(si badi non del Settore Finanze o dei Revisori contabili del Comune, ma di una propria ricostruzione giornalistica), mentre si preferisce mettere da parte i Commissari (meglio lasciare perdere questa strada se non c’è nessun atto da esibire).

Siamo alla finanza creativa? Non so.

Piuttosto, nell’ultimo piano di riequilibrio varato proprio il 6 ottobre scorso dai Commissari, quello si che è un atto, in riferimento ai servizi a domanda individuale (fra i quali rientrano appunto Impianti sportivi ed asili nido) la triade commissariale prevede un nuovo aumento di tariffe, laddove “si conviene di mettere a regime per la durata del piano una compartecipazione al costo ad una graduale copertura dell’80% per assicurare i servizi, nel modo seguente: anno 2016 del 70% e dal 2017 e fino alla durata del presente piano (dieci anni) all’80%”.

Mi sfugge, invece, da che cosa risulta alla Antoci che per la triade commissariale “non è ne potrebbe essere incluso il dialogo con alcuno dei componenti il civico consesso che sono chiamati a sostituire”? Conosce, forse, qualche legge che glielo vieta? Chi vieta ai Commissari di incontrare politici, partiti, rappresentanti di categoria, ecc.?

Il dialogo che si chiede alla Commissione Straordinaria non è con chi scrive, ma deve essere con la città (con i cittadini ed i loro rappresentanti), perché i provvedimenti amministrativi vanno spiegati e la comunità vuole conoscere atti ufficiali, non comunicati stampa stringati e sterili”.