partecipo_contoMercoledì 11 gennaio alle ore 18.30 a Scicli presso la Casa delle Culture di corso Mazzini 7 si terrà un incontro sul tema del bilancio partecipativo. Sarà presente il dott. Giovanni Liberatore, consigliere comunale M5S di Ragusa, correlatore del regolamento approvato nel capoluogo e portatore di esperienze di ascolto dei cittadini nei quartieri.

Il dott. Liberatore è noto a Scicli per aver partecipato all’incontro del 28 maggio  dal tema “Come i Cittadini possono partecipare alle decisioni sulla spesa”, organizzato dal Il Blog di Scicli in collaborazione con l’Associazione Pericle di Ragusa, nel quale incontro furono correlatori il dott. Alberto Depetro, Revisore dei Conti, e il dott. Giuseppe Schermi, all’epoca assessore al bilancio per il M5S ad Augusta. Bisogna peraltro sottolineare come fu proprio il M5S ha inserire l’obbligo della procedura di democrazia partecipata sulla somma pari al 2%  delle rimesse regionali ai comuni.

Anche l’incontro di mercoledì 11 gennaio è organizzato da Il Blog di Scicli, questa volta  in collaborazione con Resi Iurato e Edoardo Morana, consiglieri di Scicli Bene Comune. L’argomento si inserisce nella più grande tematica della Partecipazione Popolare e a Scicli particolarmente incoraggiante in tal senso si è rivelata la procedura di democrazia partecipata messa in atto dal governo di città il quale, pur recentissimamente insediato, ha voluto coinvolgere i cittadini sulle ipotesi di spesa come previsto dalla norma regionale.

Le questioni connesse all’attivazione del Bilancio Partecipativo sono molteplici e non sempre di facile soluzione, esse attengono ai capitoli di spesa da rendere disponibili in tutto o in parte, il ruolo dei quartieri e quello dei cittadini portatori di interesse, ma anche dei rappresentanti di categoria.

Il bilancio partecipativo necessita di una ampia ed efficace informazione preventiva dei cittadini (attraverso il “Manuale”), ma anche di uno studio approfondito che abbia come risultato la formulazione di un Regolamento costruito sulle esigenze della comunità e reciprocamente armonizzato con lo statuto municipale. Nelle città dove il bilancio partecipativo è stato adottato, la quota parte del bilancio soggetta a decisione popolare – raggiunta gradualmente nel tempo – oscilla a non più del 10% al 25% del totale. Questo vuol dire che il cittadino deve sapere quali voci del bilancio possono essere disponibili alla procedura partecipata, ma anche quali sono indisponibili e perché lo sono.

Scicli è nota per la sua vocazione di laboratorio politico e sarebbe perciò legittimo attendersi soluzioni innovative, consistenti per esempio nella incisività dei “quartieri” sulla programmazione triennale, mentre i cittadini e le rappresentanze di categoria potrebbero intervenire più efficacemente sulle spese annue prelevate da capitoli di bilancio preventivamente individuati in collaborazione fra municipio e cittadini. Le quali spese da effettuare, è bene metterlo in evidenza, dovranno essere definite con chiarezza, al fine di poter restituire ai cittadini la realizzazione concreta di quanto previsto, e in tempi ragionevoli.

Il Bilancio Partecipativo necessita di un percorso graduale e articolato che deve  essere  trattato in maniera condivisa dalle forze sociali e politiche della Città, prima ancora di essere trasferito all’interno del dibattito consiliare. La riunione dell’11 gennaio vuole costituire il punto di partenza verso la formulazione di una base ragionata da mettere a disposizione della Città e del suo governo, e la presenza del consigliere Liberatore sarà utilissima per una disamina avanzata dei miglioramenti che già si intendono proporre a Ragusa grazie alla sperimentazione delle procedure di democrazia partecipata che in quella città è partita con anticipo rispetto ad altre.