Gli ultimi eventi che si sono consumati all’interno della vita istituzionale del Comune, manifestano il chiaro segnale di resistenza a non voler salire sul treno del cambiamento.

Gli ostinati comportamenti posti in essere dai partiti e movimenti presenti in seno alla pseudo ed esigua maggioranza che tiene ancora in vita l’attuale amministrazione, danno testimonianza del fatto che non si riesca a guardare oltre gli interessi personali o di famiglia, ovviamente politicamente parlando.

Ne danno prova le numerose fuoriuscite dai rispettivi partiti e movimenti di consiglieri i quali, loro sì, hanno deciso di dire basta con la riproposizione di vecchi personaggi, di cui non si sa neppure a quale area politica fanno capo, che mantenendo sempre lo stesso nome vengono, da 35 anni e più, esibiti oggi qui domani la ecc. ecc..

Il guaio è che a farne le spese sono sempre e solo i cittadini che rimangono, attoniti, ad assistere alle continue esternazioni di questo o quel partito che, attraverso le comunicazioni ufficiali dei propri coordinatori, espelle immotivatamente un proprio consigliere senza dargli preventivo avviso di ciò, adducendo a futili motivazioni.

Analizzando più attentamente la vicenda, invece, si scopre che appena qualche ora prima, attraverso un documento regolarmente protocollato, era stato lui a dare comunicazione circa la propria intenzione di autosospendersi dal movimento perché, fra l’altro, alla luce di alcune vicende, discutibili, riferite alla costruzione di uno stabilimento balneare a Donnalucata, caldeggiate proprio da soggetti di quel movimento, su cui il medesimo Consigliere, esercitando il proprio diritto/dovere di figura istituzionale e portatore di opinione da parte dei cittadini, insieme ad altri Consiglieri ne aveva manifestato il pubblico dissenso perché non conforme alle regole previste in materia.

In ultimo la recente elezione dei nuovi revisori dei conti,  la quale ha prodotto una nuova e diversa espressione di maggioranza in seno al Consiglio Comunale, segnando nei fatti una chiara intenzione di cambiamento che finalmente verte sul merito e non più in quella del favorire l’amico o il compare,  su questo punto invito chi di dovere a prenderne atto al fine di farne propria sintesi ed agire  di conseguenza al più presto, la città è stanca la gente non ne può più!!

I quotidiani fatti, non parole, che si manifestano in seno alla Giunta Regionale forniscono ampi spunti sul modello peraltro adottabile anche in periferia, anche a Scicli, se si vuole realmente dare una svolta!!

A questo punto, chi dice di essere vicino al Presidente Crocetta, ostentando di condividerne il Modello Politico amministrativo da lui adottato, lo deve dimostrare con i fatti, a maggior ragione laddove è chiaro che le cose, così come sono state previste, non funzionano.

Anche alla luce degli evidenti  fallimenti amministrativi che si registrano per mano di quegli assessori i quali, per via della mancanza di un supporto di consiglieri perché fuoriusciti dai rispettivi partiti, non sono più legittimati ad esercitare tale determinante strumento amministrativo. Questo per ricordare che le buone amministrazioni hanno sempre avuto dietro alleanze solide, formate da partiti e supporto di Consiglieri  con  l’indispensabile confronto e condivisione di programmi, (Sale della Democrazia).

 

                                    Maurizio Arrabito

                                  Coordinatore de  Il Megafono – Scicli