comune scicli, aula consiliareFinalmente il Consiglio Comunale di Scicli, ieri sera, ha riaperto i battenti! Il Presidente  del consiglio Bramanti, ossequiente all’indirizzo dell’Amministrazione Susino e della sua cosiddetta maggioranza, che del Consiglio farebbero volentieri a meno, se non fosse giuridicamente necessario per i provvedimenti essenziali, lo aveva pervicacemente tenuto chiuso per quasi un’intera estate.

Un forestiero ignaro dei guai di Scicli, potrebbe pensare che le cose qui vanno così bene e l’efficienza amministrativa è tale che le istituzioni politiche possono ben permettersi due mesi di vacanze! Ma, ahinoi,  nulla è più lontano dal vero, anzi! Ci sarebbe stato, eccome, di che occuparsi nel corso di questa estate! Di talune domande restate inascoltate in questi mesi si sono fatte interpreti le opposizioni del Pd, Scicli Bene Comune, Megafono, Pds-Mpa, Gruppo misto e perfino il Pdl, con la proposizione di diverse interrogazioni urgenti. Durante lo svolgimento della seduta consiliare i consiglieri dell’opposizione hanno chiesto lumi sullo stato dell’arte relativo all’auspicata riorganizzazione della raccolta e dello smaltimento (a suo tempo delineata con l’approvazione di una mozione di adesione al modello “rifiuti zero”). E’ stata espressa preoccupazione sul futuro dello specchio d’acqua antistante la zona della spiaggia di Micenci. Inoltre, sono stati chiesti chiarimenti in relazione alle cigolanti differenze tra i ritorni economici modesti della passata gestione dei beni culturali e quelli copiosi dell’attuale. Si è chiesto che l’Amministrazione prendesse posizione rispetto all’utilizzo improprio del Convento della Croce, al fine di combattere una cultura pressappochista potenzialmente foriera di gravi conseguenze patrimoniali. Infine, è stata prodotta una interpellanza in materia di cantieri di lavoro. Ahinoi, il lungo riposo estivo non ha portato consiglio alla cosiddetta maggioranza! Infatti la stessa, da subito, ha replicato la sua naturale disaffezione ai lavori consiliari, svignandosela alla chetichella dall’aula. O, forse non si è trattata solo della consueta insofferenza all’esercizio democratico ma di un espediente utile a rinviare il Consiglio che dovrà eleggere il suo nuovo Vicepresidente per recuperare tempo utile a guadagnare equilibri interni ad oggi inesistenti. Ed è stato così che per l’ennesima volta il numero legale è caduto per mano di una maggioranza totalmente sprovvista di una idea del bene comune, del tutto indifferente rispetto ai problemi dei cittadini, assolutamente all’oscuro di ogni sentimento di amore per il proprio paese e per la democrazia. In questa sacca di magma, ovviamente naviga a vista il nostro presidente del Consiglio Bramanti, non certo custode dell’interesse pubblico alla efficienza della Civica assise ma, piuttosto di equilibri precari di un quadro politico che, a giudicare dalla composizione delle nuove commissioni, egli si ostina, illudendosi,  a considerare il medesimo che lo vide eletto allo scranno più alto. Per cui, ancora una volta, facendo seguito alle precedenti richieste già reiteratamente poste sia verbalmente che per iscritto, le opposizioni invitano il Presidente del consiglio Bramanti, a rassegnare con alto senso di responsabile dignità politica le dimissioni dalla carica da lui ricoperta unicamente grazie al sostegno di una maggioranza desaparecidos.

 I Gruppi consiliari (Pd-Scicli bene Comune-Gruppo misto-Megafono-PdS)