franca e le altre al Cataudella (1)

Due donne , un camper e tanta voglia di raccontare storie. Questo è  “Franca e le altre”, un progetto corale realizzato con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ha visto come protagoniste  Maria Andaloro, ideatrice della campagna ‘Posto Occupato’, e Serena Maiorano, autrice ed editor. Hanno attraversato la Sicilia dal 18 al 28 ottobre, arrivando anche a Scicli per incontrare gli studenti delle classi quarte dell’Istituto Cataudella.

Una vera e propria campagna di sensibilizzazione necessaria di fronte alla routine quotidiana di femminicidi, così anziché far finta di niente come se nulla fosse accaduto, Maria e Serena hanno deciso di compiere atti concreti per smuovere le coscienze. Come due cantastorie si sono recate presso scuole e piazze di nove comuni siciliani, uno per ogni provincia, e hanno raccontato la storia di Franca Viola, la prima donna siciliana, italiana ad aver riscattato la dignità di tutte le donne vittime di violenza, quando nel 1965, segregata e violentata per otto giorni dal mafioso Melodia, decise di rifiutare la logica del matrimonio riparatore in un periodo storico in cui la legge lo prevedeva.

E poi hanno raccontato la storia “di tutte le altre”, tutte storie simili di donne che non ce l’hanno fatta, di donne che non hanno saputo riconoscere i segni della violenza, perché il femminicidio si sa è solo la punta dell’iceberg di un mondo sommerso, in cui la violenza si sviluppa e cresce.

Ecco perché Maria e Serena hanno invitato gli studenti a memorizzare bene il numero 1522, così come fanno con il 112 o il 118; un numero assolutamente gratuito, anonimo, attivo 24 ore su 24, per denunciare una violenza subita. Infatti, se è vero il dato delle statistiche secondo cui una donna su tre è vittima di violenza, una di queste potrebbe essere la vicina di casa o la compagna di banco.

Pertanto, di fronte a un fenomeno in continua crescita, supportato da una cultura maschilista, molto spesso mascherata dall’ “AMORE” Serena e Maria hanno dato il loro personale contributo per arrestarlo. Adesso tocca a ciascuno di noi: donne, uomini, istituzioni, mass media…nessuno escluso!