di Viviana Sammito

A Scicli al voto entro l’anno.

E’ arrivata come una doccia fredda la notizia della fine del commissariamento al comune di Scicli, sciolto per mafia il 29 aprile 2015. Nessuno se lo aspettava ma la proroga dei sei mesi non ci sarà. Cominciano già a scaldarsi i motori in vista delle imminenti elezioni amministrative in un comune, segnato ingiustamente dal danno all’immagine.

Si vota a Scicli tra il 15 ottobre e il 15 dicembre. La notizia è stata diffusa dal deputato nazionale, Nino Minardo,  ieri pomeriggio con un nota stampa dopo avere avuto la garanzia dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che non ci sarà alcuna proroga. I commissari lasceranno la stanza di Montalbano perché a Scicli la mafia non c’è. E lo ha stabilito il tribunale. Una città che è stata sommersa dal fango politico e mediatico: un sindaco, Franco Susino, che in punta di piedi si è dimesso perché accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e che oggi cammina a testa alta perché è stato assolto con formula piena. Un consiglio comunale sciolto ingiustamente e un comune, una città devastata da ingiuste polemiche.  Un’inchiesta condotta da una task force nominata dalla prefettura che oggi non ha avuto alcun riscontro con dati oggettivi. Un’indagine della Dda etnea smontata dal Giudice. Una città che oggi ha il diritto di riscattarsi, di ristrutturarsi.

<<Si e’ ritenuta più opportuna la via democratica di restituire la parola ai cittadini>>, ha scritto ieri il parlamentare. Già da tempo ci sono due esponenti politici che puntano allo scranno più alto di palazzo di Città: il geometra, Carmelo Vanasia, espressione di “Progetto civico per Scicli”. Parola d’ordine: dare nuovamente i servizi al popolo, tagliare gli sprechi della politica , fare ripartire la macchina amministrativa! E poi una donna, Maria Borgia, molto impegnata nel sociale e nei temi della sicurezza pubblica. Espressione dell’estrema destra, ha già intenzione di presentarsi con tre liste: Forza Italia, Borgia Sindaco e il Popolo della famiglia.

In attesa che  partiti e associazioni si siedano attorno a un tavolo per concordare alleanze, programmi e strategie, l’obiettivo è ridare a Scicli la serenità amministrativa di un tempo. Scicli avrebbe anche bisogno di un’efficace azione di trasparenza e di coerenza.

<<Una sorta di vittoria politica – ha definito il ritorno alle urne –  il partito democratico  ma non possiamo evitare di provare un profondo rammarico perché Scicli e tutta la provincia di Ragusa hanno subito un torto, un’onta – scrive Nello Dipasquale  –  che avremmo potuto evitare e già, solo questo aspetto, è una sconfitta dalla quale ci riprenderemo presto, sì, ma non senza fatica>>.

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