E’ morta stamattina all’età di 89 anni, Carmelina Trovato, storica dirigente del Partito Comunista di Scicli.

Stamani il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, ha espresso il cordoglio della città per la morte della storica dirigente del Partito Comunista, persona emancipata, grande combattente per i diritti civili dei lavoratori e delle donne.

Il caso ha voluto che nell’ambito di una attività extracurriculare scuola-lavoro, gli studenti della terza A dell’istituto turistico Catudella, abbiano scelto di raccontare la storia della china di Renato Guttuso di proprietà del Comune di Scicli.

Domani, sabato 17 dicembre, dalle 18 alle 21 il quadro sarà per la prima volta esposto al pubblico in una mostra-spot di sole tre ore.

Gli studenti del Cataudella racconteranno dell’incontro di Guttuso con Carmelina, avvenuto nel 1948, della decisione di Guttuso di ritrarre la “pasionaria di Scicli” a penna, su un pacchetto di sigarette, e di riprodurre poi quello schizzo, a china, in un quadro realizzato successivamente a Roma.

Una storia appassionante che la stessa Carmelina, intervistata cinque giorni fa, in video, dagli studenti del Cataudella, ha raccontato con lucidità.

Sabato 17 dicembre, dalle 18 alle 21, gli studenti accoglieranno, a gruppi di cinque persone, i turisti e gli sciclitani (la gran parte dei quali non sa dell’esistenza di questa opera) a palazzo Spadaro, dove per la prima volta il quadro sarà esposto. Fatto straordinario, i giovani proietteranno l’intervista video realizzata cinque giorni fa con la stessa Carmelina, una nonna adottiva per loro.

Sarà il modo migliore per onorarne la memoria nel giorno del suo funerale.

Un briciolo di memoria storica è stato salvato dall’oblio grazie a una generazione che ha saputo raccogliere il testimone da una protagonista del Novecento a Scicli.

“Sono addolorato per la sua scomparsa, come sindaco e come uomo – afferma Enzo Giannone -.

Da “ragazzo di Iungi”, come qualcuno amabilmente mi definisce, ero molto legato a Carmelina, alla compagna Carmelina, che conoscevo e che mi conosceva sin da bambino.

So che era felice per la mia elezione, l’elezione di “uno del popolo” e volevo andare in questi giorni a renderle omaggio, nella sua casa popolare a Iungi, vicino a quella di mia madre, come atto doveroso per un sindaco con una storia come la mia, una storia che è figlia dell’impegno e degli insegnamenti di persone come Carmelina.

Purtroppo non sono riuscito e mi dispiace moltissimo.

In questi anni, come Preside, ho fatto diverse iniziative affinché la memoria delle vicende di donne e uomini come Carmelina, non andasse perduta e fosse anzi trasmessa alle nuove generazioni.

Da oggi Scicli non ha più una grande figura come Carmelina, ma la conserveremo sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori”.