È arrivato il momento delle decisioni, il sindaco scelga da che parte stare. A chiederlo è Articolo 1 che, con il suo coordinatore locale Gianpaolo Aquilino, riflette sulla crisi politica e chiede al primo cittadino una vera sterzata a sinistra. Per Aquilino “si tratta di una crisi preannunciata da tempo, sin da quando i compagni di Scicli Bene Comune hanno abbandonato per primi la maggioranza; niente è stato fatto in quella occasione e niente è stato fatto adesso che ad abbandonare quello che rimane della maggioranza che sostiene il Sindaco è stata la lista Cittadini per Scicli; anzi la logica del “morto un Papa se ne fa un altro” continua a prevalere. Generalmente in queste circostanze ci si ferma a riflettere, si invita alla calma anziché lasciare spazio all’istinto di sopravvivenza”.




Il guaio di questa amministrazione, sempre secondo Articolo 1, è quello di aver accentrato il potere gestendolo in maniera poco collegiale. Il tanto annunciato cambiamento ancora non c’è stato è questo per il movimento di sinistra, che alle elezioni ha sostenuto il sindaco Giannone contribuendo al conseguimento del 40 percento, è motivo di rammarico.

Non c’è dialogo e non c’è confronto, ma adesso è giunto il momento, sempre secondo Aquilino, che il sindaco dica chiaramente da che parte sta. “Viviamo- scrive Articolo 1- un costante impegno politico virtuale e in assenza di dibattito e di riunioni non sappiamo se questa esperienza amministrativa sia arrivata al capolinea, ma siamo convinti che una crisi politica si risolva in due modi: o affrontando la realtà con pazienza e abnegazione tentando la fatidica “svolta” (che fino a ora non c’è stata), oppure presentandosi al cospetto della città per rassegnare le dimissioni.

Senza entrare nel merito ma attenendoci sempre ai comunicati stampa, dai quali non emerge la determinazione politica di sfiduciare il Sindaco anzi sono tutti pronti a collaborare per il bene della città, la questione non è salvare il Sindaco o consentire alla Giunta di galleggiare in consiglio comunale per i prossimi due anni.

Spetta al Sindaco, come sempre ha detto, recuperare a sinistra e allargare consenso e partecipazione, altrimenti è la fine”.




Da qui la riflessione più ampia di Aquilino sullo stato di salute della sinistra sciclitana, che non è senz’altro ai massimi splendori, anche per il fatto che quello presentato da Giannone come un progetto di sinistra, è partito zoppo per l’assenza del PD (impegnato nell’anomalo accordo con Orazio Ragusa) e per la fuoriuscita immediata di Scicli Bene Comune. Oggi bisogna capire se i cocci possono essere rimessi insieme, per tale motivo Articolo 1 propone un incontro tra i partiti e le liste del centrosinistra per fare il punto della situazione, allargare la partecipazione e costituire un coordinamento per garantire a tutti partecipazione e collegialità.