“Ne parleremo nelle sedi opportune”. Questa frase è stata più volte ripetuta nell’aula consiliare di Scicli durante la seduta del consiglio comunale di mercoledì mattina.




Ad inizio seduta, Statuto alla mano, il consigliere di Scicli Bene Comune, Bruno Mirabella, ha sostenuto l’illegittimità dell’atto dei capigruppo che hanno cassato il punto all’ordine del giorno sulla solidarietà al nostro collega Carmelo Riccotti La Rocca, già incardinato e che ha portato all’inspiegabile decisione di discuterne a porte chiuse, arrivando comunque sempre ad un nulla di fatto. L’obiezione di Mirabella ha portato alla sospensione della seduta e quando i lavori sono ripresi ha preso parola il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, che per prima cosa ha intimato ai consiglieri di non fare riprese con il telefonino. Si tratta sicuramente di una richiesta destinata a far discutere, quantomeno sull’opportunità di vietare che una seduta all’interno dell’aula pubblica per antonomasia, l’aula in cui amministratori e consiglieri operano su mandato dei cittadini che hanno tutto il diritto di sapere di cosa si parla e quali decisioni vengono assunte, non possa essere ripresa nemmeno da chi, in quel momento, svolge una funzione pubblica.

Il sindaco ha poi duramente criticato il modello di opposizione portato avanti da Scicli Bene Comune, definendola una opposizione distruttiva a differenza di altri partiti, come ad esempio Forza Italia, il cui modo di intendere l’opposizione è stato salutato con favore dal primo cittadino. Giannone ha annunciato che sull’argomento solidarietà è stato chiamato ad interloquire anche con il prefetto e che è ora di chiuderla con questa vicenda. Sul piano politico, invece, il dato rilevante è la bocciatura, da parte dei consiglieri, dei verbali delle sedute precedenti, segno che, forse, la maggioranza comincia a scricchiolare.