dario campo 2014 1 “Ancora una volta, questa sera ci avete voluto regalare una bella ondata di emozioni!! . Insieme alla mia famiglia desidero ringraziare tutti, esprimendo a ciascuno gratitudine, fiducia e tanta, tanta cordialità, scoprendo sempre di più e meglio quanto di solidarietà e di cultura questa città sia ricca e quanto rispetto Essa meriti insieme ai suoi cittadini”.

Sono le parole che il papà di Dario ha detto a conclusine della cerimonia di consegna della borsa di studio , ricorrente ormai da sette anni ed istituita per onorare il figlio perso a 26 anni in un incidente stradale, ricordare tutte le vittime della strada e per richiamare l’attenzione al problema dei rischi della circolazione stradale.

La borsa di studio è stata assegnata alla Sig.na Debora Cuddemi, studentessa neodiplomata dell’Istituto Q. Cataudella, iscritta per l’anno in corso all’Università di Catania, alla facoltà di Economia aziendale.

A lei è stato consegnato l’assegno di mille euro offerto dalla famiglia Campo ed una pergamena contenente “il patto sulla sicurezza per i giovani”, adottato dall’istituto Cataudella.

La prof.ssa Cettina Padua, che coordina le attività esterne dell’Istituto scolastico e presente in rappresentanza del dirigente scolastico, ha spiegato che la selezione degli studenti meritevoli che potevano aspirare alla borsa di studio , è stata quest’anno piuttosto difficile, un po’per il numero elevato dei partecipanti , 15 su trentasette selezionati, e sia perché molti avevano situazione di reddito molto simile.
Nel ricevere il premio ha dichiarato:” per me è uno sprone per andare avanti fino al conseguimento della laurea”.

La consegna della borsa di studio è stata accompagnata da una cerimonia molto suggestiva ed interessante, organizzata dalle Associazioni “SCUOLA-FAMIGLIA Q. CATAUDELLA “e “ GIOVANII VITE DA AMARE, nel ricordo di Dario CAMPO”, in collaborazione con lo stesso Istituto Cataudella.

Nell’occasione si è proceduto alla consegna del trofeo Dario Campo della FMI sez di Ragusa a Gianni Puccia, amico d’infanzia di Dario.
Inoltre, da parte delle Associazioni organizzatrici sono state offerti dei buoni-libro a tutti gli alunni selezionati come meritevoli e presenti.
Per illustrare il tema della serata:”Difendiamo la vita contro i rischi della strada”, sono stati chiamati personaggi molto noti, per essere impegnati nella vita culturale cittadina e provinciale, e intervenuti, non ostante i numerosi impegni, spinti dalla loro eccezionale sensibilità:
la Prof. Isabella PAPIRO, docente di letteratura e giornalista ha introdotto e presentato la manifestazione con la signorilità e la delicatezza che le sono proprie. Nel presentare in primo luogo il tema della serata, si è soffermata in particolare sui sogni dei ragazzi e sul come aiutarli per realizzarli. Ha detto pure che , al di là dei numeri delle vittime sulla strada , tuttora pesanti, occorre fare molto di più e forse sarebbe giusto promuovere l’introduzione de reato di omicidio stradale.

Il dr. Carmelo AREZZO, Segretario Generale della Camera di Commercio di Ragusa e profondo conoscitore della situazione economica locale, ha delineato con chiarezza e senso di realismo le opportunità di lavoro per i Giovani nella nostra terra purtroppo anch’essa colpita dalla crisi sistemica attuale. Rivolgendosi in particolare ai giovani ha lasciato per loro parole di speranza, invogliandoli a non arrendersi ed essere sicuri che sogni e speranze si realizzano se c’è forza di volontà e conoscenze professionali e culturali, che vanno aggiornate ed approfondite con costanza.

Il prof. Giuseppe PITROLO, docente di letteratura italiana e attento e osservatore dei fenomeni socio – culturali locali e nazionali ha fatto un bellissimo “escursus” sul problema della legalità attingendo a vari autori per arrivare a Sciascia e Saviano, due autori, conosciuti ed amati , che hanno saputo esprimere al meglio una letteratura , che sa insegnare il bello m anche denunciare, senza farsi intimorire, le delinquenze e le mafie, e educare alla legalità ed alla correttezza . Maria Alfieri ha letto alcuni passi tratti dagli scritti di Sciascia e Saviano.

La manifestazione ha avuto però anche una cornice , si può dire davvero piacevole e di effetto, che ha avuto come protagonisti: l’attore ragusano Giuseppe AREZZO; giovane brillantissimo attore noto per tante sue anche recenti interpretazioni, laureato all’Accademia Silvio D’Amico di Roma, e la giovane e brava violinista Caterina CARAMELLA , Laureata di recente al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ambedue presenti come ospiti d’onore.

Ed ancora: La sig.ra Anna TROVATO sciclitana, interprete eccezionale della canzone popolare siciliana;

l’accademia della Musica di Scicli dei Maestri Uccio INGARAO e Lina PLUCHINO;

i due giovani Giuseppe BLANCO , pianista, oggi allievo del Conservatorio di Milano e l’altrettanto brava Monica BLANCO, cantante deliziosa , con una voce colma di delicatezze e di colore;

E pi due giovanissimi chitarristi: Salvatore INGARAO e Gabriele GAROFALO, ambedue di 12 anni. Questi due ultimi meritano una menzione particolare, sia per la giovane età. Hanno suonato “in duo “ dando una ottima impressione. Manco a dirlo ambedue allievi dell’Accademia della Musica. Le Associazioni organizzatrici si sono prenotati per averli in altre manifestazioni ed Intanto hanno riservato per loro un buono-libri, come agli altri studenti .

Ma il centro della manifestazione è stato tutto per l’attore Giovanni Arezzo, e, all’unisono, per Anna Trovato e il “ TRIO” G. Blanco – C. Caramella – M. Blanco, rispettivamente al pianoforte, al violino, i quali hanno introdotto e sottolineato i passaggi più importanti della narrazione di Arezzo, in maniera ragguardevole con pezzi musicali di grande suggestione.

Giovanni Arezzo è stato seguito con attenzione ed in un silenzio assoluto. Egli ha recitato e in parte letto pezzi di un racconto inedito , dal titolo: “Storia semplice, l’ultimo appuntamento”.

Un racconto, basato su di una storia in parte vera. Parla di un giocatore di poKer che attraverso varie vicende spende tutti i suoi averi, non indifferenti, per formare una fondazione capace di sostenere e tutelare la VITA della popolazione del Congo, al tempo del Cololianismo, ottenendo risultati ottimi e vivendo un vicenda d’amore e di Vita fatta a tratti di felicità ma anche di dolore.

Un racconto sconosciuto a molti, a cui Arezzo ha saputo dare non solo” Voce” ma anche “Anima”, facendo rivivere quei momenti di vita vissuta e suscitando nei presenti un susseguirsi di emozioni. Bravo, Bravo davvero!-

Qualcuno ha detto che il tema della serata “difendiamo la vita contro i rischi della strada”, dal racconto è uscito in modo molto più potente “di mille parole” .

Nel complesso una Serata molto significativa dedicata ai Giovani e svolta da Giovani, che hanno messo dentro le loro ansie ma anche le loro speranze , speriamo anche qualche certezza.

Un serata per altro molto partecipata anche dalle famiglie e da rappresentanti delle scuole che , bisogna riconoscerlo, a Scicli hanno preso il problema giovanile in genere e quello della sicurezza, come parte fondamentale della loro missione.

Ne è testimone concreto il c.d. “Patto della sicurezza” per i Giovani “- “Le dieci regole che salvano la VITA”- elaborato dall’Istituto Cataudella,  con le due associazioni, e reso ora documento ufficiale di quella scuola , tale che viene consegnato agli iscritti come orientamento da tenere presente ed osservare.

 

Foto G. L. M.