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di Carmelo Riccotti La Rocca

Dopo anni di turbolenze e di commissariamento, Arcigay Ragusa ha il suo nuovo presidente: si tratta dello sciclitano Igor Marco Garofalo. L’elezione nel nuovo direttivo è avvenuta ieri sera durante il congresso che si è tenuto all’interno della Casa delle Culture di Scicli. Quella dell’elezione del direttivo di Arcigay è stata anche l’occasione di confronto tra diverse associazioni che in Provincia di Ragusa si occupano della tutela dei diritti delle persone.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco Enzo Giannone che ha rimarcato l’importanza di aprire le porte del comune a tutti i cittadini senza alcun tipo di barriera. Dello stesso parere anche l’assessore ai servizi sociali del comune di Ispica e il sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna che ha parlato della sua esperienza nell’ambito dell’accoglienza che può essere trasferita nell’apertura a ogni individuo perchè è compito delle istituzioni tutelare tutti senza alcun distinguo di razza, religione, orientamento sessuale. Per il vice sindaco e assessore ai servizi sociali del comune di Scicli, Caterina Riccotti è fondamentale mettere al centro il valore dell’individuo in quanto persona.

Tra i presenti anche il vescovo per la diocesi italiana della Chiesa ecumenica di Cristo, Agostino Decaro, Chiesa che non fa riferimento al Vaticano e che su diverse tematiche, come ad esempio quella relativa agli omosessuali, ha un approccio nettamente diverso rispetto alla Chiesa di Roma.

La prima iniziativa del nuovo direttivo di Arcigay Ragusa è stata quella di modificare il nome in Arcigay arcobaleno degli Iblei, ma il neo Presidente Garofalo ha le idee molto chiare sulle priorità del dell’associazione

Oltre al presidente Garofalo dal congresso di ieri è uscito anche il nuovo direttivo dell’associazione che sarà composto da Genny Cultrone, Lucrezia Allibrio, Angela Barone e Fabiola Gullì.

Per Arcigay Ragusa, dunque, da oggi inizia un uovo percorso che non solo mora a tutelare quanti ancora oggi sono vittime dell’omofobia ma vuole anche essere una presenza nel Territorio finalizzata a dare un volto alla Comunità LGBTI per riuscire a mutare in modo positivo il pensiero dei diffidenti. Speriamo – ha con tutto il cuore – ha concluso il neo-presidente- di migliorare sempre di più la qualità della vita di tutte le cittadine e i cittadini”.